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Pubblicato il Luglio 18, 2013 | da Sergio

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Intervista a Francesca, travel blogger di Fraintesa

La prima domanda non può che essere: chi è Francesca? cosa fa nella vita oltre a viaggiare? Che formazione ha?

Chi sono? Che domanda mistica…:) oltre a viaggiare lavoro come copywriter e social media strategist freelance. La mia formazione in realtà non parte dal web perché ai tempi dei miei studi i social media non esistevano ancora. Ho una laurea di base in Lingue e culture europee e una magistrale in Progettazione e gestione di attività culturali; il web l’ho conosciuto e apprezzato dopo.

La seconda domanda è apparentemente banale, ma visto che ogni globetrotter ha una sua risposta, non possiamo esimerci dal fartela. Perché ti piace viaggiare?

Mi piace viaggiare perché mi piace imparare. Sono una persona molto curiosa e amo scoprire nuovi modi di vivere, nuovi luoghi, animali che non conosco e piatti che non ho mai assaggiato. Sarà anche che non mi accontento mai, quindi cerco periodicamente nuove ispirazioni e nuova linfa vitale dai viaggi che faccio.

A noi piace pensare che per scegliere la prossima meta fai girare il mappamondo tipo roulette russa e poi punti il dito. E’ così? Se invece è una scelta più ponderata, con quali criteri decidi la tua prossima meta?

Per la scelta del prossimo viaggio non punto mai il dito a caso sul mappamondo: sono troppo razionale e penso che con una scelta così andrei nel panico! Per decidere dove andare, mi ascolto e provo a capire se in quel momento ho più voglia di natura, città, mare o altro. Poi mi baso su dritte avute da altri viaggiatori di cui mi fido, o su informazioni carpite in documentari e blog, e organizzo il viaggio.

Ci raccontarci brevemente l’avventura più interessante che ti è capitata in viaggio?

L’avventura più interessante che mi è capitata in viaggio è stata durante un volo in partenza dall’Italia. Era inverno, e a causa della neve molti voli erano stati cancellati. Io e altri passeggeri siamo stati fatti salire comunque su un aereo che però è rimasto a lungo fermo. Nella lunga attesa in pista, un’hostess ha annunciato il ritardo e un problema tecnico, ma in inglese; la maggioranza dei passeggeri però non parlava inglese quindi io ho suggerito che traducessero la comunicazione. L’hostess mi ha risposto che nessuno dell’equipaggio parlava italiano, poi lo ha riferito al pilota…che è venuto a chiedermi se potessi tradurre. Mi ha condotto in cabina di pilotaggio, dove mi ha mostrato il problema, poi mi ha spiegato come si usava l’interfono, dal quale ho potuto annunciare tutto ai passeggeri della mia stessa nazionalità. È stato interessante imparare qualcosa in più sugli aerei!

Di tutti i Paesi cha hai visitato in quale ti piacerebbe vivere e perché? Sai già quali saranno le prossime mete di viaggio nel 2013?

Andrei a vivere in Australia perché è il paese perfetto. Grande equilibrio di natura e occupazione umana, tanto rispetto per la natura, flora e fauna incredibili, altissima qualità della vita. Le mete di viaggio per il 2013 comprendono la Finlandia, dalla quale sono appena tornata, poi il Centro America e un viaggio verso est, non so ancora se in Asia o in Oceania.

Questa domanda è frutto di una curiosità: cosa significa e da dove arriva il nome del blog Fraintesa?

Il nome del blog è un gioco di parole con il mio soprannome, Fra.

Sul tuo blog ormai ci sono centinaia di post che raccontano itinerari, esperienze, luoghi, consigli e modi di fare e di essere durante un viaggio. Come e quando ti sei inventata travel blogger? Durante quale viaggio ti è venuta voglia di raccontare la tua avventura?

Se per travel blogger intendi una persona che racconta sul web i propri viaggi, allora forse ho iniziato nel 2004, quando creai un Windows Live Space per raccontare i viaggi che facevo mentre ero in Erasmus. Su fraintesa.it invece ho iniziato a parlare di viaggi dopo aver visto, purtroppo, una corrida a Pamplona.

Quanti sono i lettori affezionati, quelli che per nulla al mondo si perdono un tuo post o un itinerario di quelli che proponi? Quanti feed hai?

Qualche lettore affezionato ce l’ho, e mi rende molto fiera. Ho un feed RSS a cui puoi abbonarti nella sidebar 🙂

In assoluto qual è stato il post di cui vai più orgogliosa?

Il post di cui vado più orgogliosa è Sehnsucht, dove descrivo la sensazione di nostalgia verso luoghi che ancora non si conoscono. Esprime il mio bisogno di viaggiare e ho notato che in tanti condividono queste sensazioni.

Consideri il ‘travel blogger’ un’attività professionale (presente o futura) o rimane solo un bellissimo hobby?

Per ora il Travel blogging, per me, è un bellissimo hobby piuttosto impegnativo ma che mi dà molto. Domani…chissà!

Su quali canali promuovi il blog? Come fai a seguire senza impazzire Facebook, Twitter, MySpace, Linkedin, ASmallWorld, Hi5, Orkut, Google+, ecc ecc ecc?

Il mio blog lo promuovo utilizzando i social media e qualche tool automatico. È anche segnalato su qualche aggregatore ma è la viralità social che paga, nel mio caso.

Quali strumenti tecnologici non mancano mai nel tuo bagaglio? Quali oggetti che altri considererebbero superflui porti sempre con te (es: portafortuna, post-it, parastinchi …)?

Nel mio bagaglio non mancano mai il mio iPad mini, una penna e la mascherina per dormire. Non riesco a chiudere occhio se nel posto dove sono c’è anche solo un filo di luce!

Quali sono secondo te i Travel Blogger più interessanti in lingua italiana?

I Travel blogger più interessanti in lingua italiana per me sono Machedavvero, Cristiano di ViaggioVero, Elisa Chisana Hoshi, the G Traveller, Nonsoloturisti, Andrea in Thailandia.

Infine, da giovane-vecchia saggia viaggiatrice-blogger: qual è il primo consiglio che daresti a chi volesse aprire un Blog di viaggi?

Il primo consiglio che darei a chi vuole aprire un blog di viaggi è di cercare di raccontare esperienze vissute personalmente. Per informazioni su parcheggi e orari di apertura di luoghi mai visitati, lascerei spazio ad altre fonti…!

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A proposito dell'autore di questo post

Giornalista professionista, appassionato di animali e viaggi, cibo e informatica. Sognatore di professione, cerco di rendere migliore questo mondo raccontando e raccogliendo le piccole esperienze quotidiane che messe insieme fanno una vita. I miei figli dicono che è più facile saltarmi che girarmi intorno. Ma quella è solo apparenza. La sostanza è una costante attenzione per le cose belle e buone che questo mondo ci mette tutti i giorni nel piatto.



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