Sapori

Pubblicato il Novembre 3, 2011 | da Marta

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Porta Garibaldi e Porta Nuova: un connubio tra cibo e arte

Oggi la mia segnalazione si rivolge in particolar modo a chi si trova a Milano per lavoro. Nel quartiere Garibaldi-Porta Nuova, dove stanno sorgendo imponenti grattacieli che ospiteranno numerosi uffici che andranno ad aggiungersi a quelli già esistenti, c’è un posto del tutto particolare. Il ristorante Ratanà.

La sua storia è affascinante. Situato al pian terreno di una palazzina dei primi del ‘900 in Via De Castillia n.28, dove si trova la Fondazione Catella (Ferdinando Catella, Imprenditore romantico, attento all’ambiente e al territorio, amava i progetti dove uomo e qualità di vita erano i soggetti principali), questo ristorante è immerso in un curatissimo giardino e al centro di uno spazio dinamico, dove si tengono eventi e mostre sempre differenti.

Perché ve lo consiglio. Perché qui la cucina è tipicamente milanese. Ed è giusto quando si visita una città assaporarne anche le tipiche pietanze. Partiamo però dal nome: Ratanà. Difficile saperlo se non si è di qui, Ratanà era un prete-guaritore milanese del primo novecento che visse in quello che allora era il malfamato quartiere Isola/Porta Garibaldi, oggi nuovo importante polo in continuo sviluppo. Così, riportando un pezzo di cultura popolare locale, i proprietari hanno deciso di dare questo nome al loro ristorante.

L’ambiente è calmo e tranquillo, elegante ma informale. E la cucina davvero superba.

Se ne prende cura lo chef Cesare Battisti, che insieme ai suoi tre soci ha a cuore l’importanza dell’utilizzo di materie prime km 0 e del territorio lombardo, cercando di proporre piatti tipici di questa terra dando però loro qualcosa in più, una versione innovativa. E quindi ecco che si può iniziare scegliendo il Salmerino, pesce di acqua dolce, cucinato con melette rosa e misticanza, oppure un crostone di polenta con radicchio, per proseguire poi con il primo milanese doc: il risotto. Non si può non ordinare a Milano!

E poi ancora secondi e dolci tutti buonissimi, da accompagnare con vini scelti e selezionati con cura. Sarete seguiti da un personale gentile e competente e soprattutto sorridente, che nella Milano sempre di corsa ci vuole davvero.

Il ristorante è aperto pranzo e cena.

Ma vorrei darvi un ultimo consiglio. Appeso all’enorme parete in fondo al locale c’è un’opera dell’artista Carlo Valsecchi, fotografo di architetture industriali che propongono ambientazioni sospese tra il rigore della materia e astrazioni poetiche. L’artista, molto amico dei quattro proprietari del Ratanà, è guarda caso presente con una sua mostra in Corso Como 10, alla Galleria Carla Sozzani, fino al 13 Novembre 2011. Sono solo due passi, se avete tempo tra una riunione e l’altra merita davvero.

Ratanà- Via De Castillia, 28; tel. 02 87128855.

Galleria Carla Sozzani – Corso Como, 10; tel. 02 653531.

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A proposito dell'autore di questo post

Genovese di nascita, dopo il Liceo Artistico mi sono trasferita a Torino per laurearmi al D.A.M.S. in Storia dell’Arte Moderna. Ho seguito poi la passione per la moda e dopo un corso a Roma in Comunicazione e Marketing mi sono trasferita nella mia amata Milano. Ho iniziato lavorando in Redazioni Moda per alcuni periodici femminili, ho proseguito come PR in Ufficio Stampa Prodotto e poi…ho deciso di cambiare un attimo strada. Così è nato il mio Blog, www.sopravvivimilano.it. Perché Milano offre tanto, anche troppo, in tanti settori. Il pericolo è “perdersi”. Così io cerco di dare consigli a milanesi e non, sempre alla ricerca di qualcosa e sempre senza tempo. Collaboro inoltre con la testata giornalistica online MondoRosaShokking.com per cui scrivo articoli e interviste riguardanti arte, moda, attualità. E nel tempo libero mi diletto a scrivere racconti, pensieri in genere. Questa, per il momento, la sintesi di me stessa!



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