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Pubblicato il Aprile 23, 2014 | da Maurizio Beolchini

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Fiera di Maggio a Mercato Saraceno

In romagnolo si pronuncia Marchè Sarasèin e già il nome disegna il profilo di questo piccolo borgo a metà strada tra Forlì e Cesena dove dal 1500 vi si tiene la prima domenica di maggio la Fiera di Maggio o Fiera dei Salumi e dei Formaggi, una festa dell’abbondanza della campagna e della buona cucina italiana e romagnola.

La novità è che si replica la seconda domenica di maggio, ma in questa occasione in piazza Mazzini e lungo le vie che ne dipartono saranno ospitati solo i commercianti locali, mercatesi, ed è davvero l’occasione per confrontarsi con una cultura agricola e vitivinicola insieme tradizionale e all’avanguardia.

In entrambe le giornate il mercato dedica una sua parte all’abbigliamento, alle calzature, ai prodotti dell’artigianato e all’arredamento vintage. La vocazione commerciale di Mercato Saraceno viene da lontano avendo origine addirittura nel medioevo se già ai tempi di Dante era conosciuto come importante piazza di mercato agricolo.

La Fiera di Maggio è un’occasione unica per conoscere ed apprezzare le tradizioni contadine e gastronomiche che caratterizzano da sempre questa terra fortunata e laboriosa. Non mancheranno ovviamente tutte le cantine locali che permetteranno brindisi ed assaggi dei tanti vini prodotti sulle colline circostanti.

La bellezza di questo antico borgo, la sua storia ed i prodotti della sua terra ne fanno un piccolo paradiso in terra che vale davvero la pena visitare e il luogo ideale dove acquistare una cassetta di bottiglie di vino, un salame ed una forma di cacio.


A proposito dell'autore di questo post

Un'amica giornalista mi chiamò nell'87 architetto pentito perché dopo l'esame di stato passato con 40 avevo scelto di aprire un Pub. Poi nel 2000 in piena bolla Internet ho finalmente scoperto che la birra irlandese era migliore di quella di Porta Romana e dopo avere venduto tutto su Ebay come Matteo Caccia sono partito per Dublino. Dopo quindici anni di andarivieni mi è pure passata la paura del volo e sento fratello questo leggendario popolo irlandese a metà tra il pragmatismo inglese ed il possibilismo napoletano!



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