Pubblicato il Giugno 17, 2019 | da Andrea Guerriero
0Vietri sul Mare: natura, arte e storia
Illuminata dalle stelle
con riflessi argentati
arriva dal mare la sera di Vietri
ad allietare il sorriso degli amanti
tra baci e carezze nei giardini
e ad ogni soffio di brezza
Venere torna a rinascere — Bruno Baldo
L’ultima spiaggia della Costiera Amalfitana che volge ad oriente è quella di Vietri sul Mare: all’altro capo della costiera si trova Positano. Tra i due Comuni si estende uno degli angoli di paradiso più belli al mondo certificato dall’Unesco con il sigillo di Patrimonio dell’Umanità. Vietri sul Mare è a ridosso di Salerno e dei grandi moli da cui partono i traghetti per Palermo, Messina, Olbia, Tunisi, ecc. Il paese, con i suoi 8.200 abitanti, è la località più popolosa della Costiera ed ha una storia antica: è stata fondata dagli Etruschi e poi ampliata dai Romani.
Come tutti i paesi della Costiera Amalfitana, Vietri sul Mare ha una forte vocazione turistica. Meta nell’arco dell’anno di centinaia di migliaia di vacanzieri che da tutta Europa si spingono fin qui per ammirare lo spettacolo dei monti che si tuffano nel mare, Vietri sul Mare è famosa per la lavorazione della ceramica. Per chi arriva dal mare lo spettacolo delle maioliche della cupola della chiesa di S. Giovanni Battista è il primo impatto con quest’arte antica che pervade completamente la vita, il commercio e l’attività artigiana di Vietri sul Mare.
Le botteghe della ceramica di Vietri sono uno spettacolo nello spettacolo. Le strette vie che si inerpicano sul grande terrazzamento dove sorge il paese, sono costellate di piccoli negozi e botteghe artigiane dove l’arte della ceramica raggiunge livelli davvero unici, sia per forme che per colori. Ogni oggetto e suppellettile è riproposto in ceramica: piastrelle, piatti, portaoggetti, posaceneri, anfore e soprammobili di tutti i tipi, vasi, statuette, servizi da te e caffè, oggetti sacri e i famosissimi asinelli. Questi ultimi sono una ‘invenzione’ di ceramisti tedeschi che tra gli Anni ’20 e ’40 del Secolo scorso si trasferirono numerosi a Vietri, attirati dalla tradizione della ceramica, ma anche dal sole e dal mare, dalla magnificenza della foresta che sovrasta il paese e naturalmente dalla bontà dei piatti della cucina vietrese.
L’arte della ceramica negli spazi espositivi di Vietri sul Mare
L’arte della produzione di oggetti e suppellettili in ceramica di Vietri ha origini antichissime. Oggi le ceramiche sono il simbolo della città, piccoli e grandi capolavori apprezzati in tutto il mondo. Già nel ‘600 le botteghe di ceramiche di Vietri sul Mare erano molte apprezzate per la realizzazione di pavimenti, ma è tra il XIX e il XX secolo che la lavorazione diventa pressoché industriale, per volumi di oggetti prodotti e commercializzati. All’arte della ceramica Vietri sul Mare ha dedicato tre importanti spazi espositivi. Il Museo della Ceramica Vietrese all’interno di Villa Guariglia in località Raito; il Museo Cargaleiro in corso Umberto I nel Palazzo dei Duchi Carosino; il Palazzo della Ceramica Solimene in via Madonna degli Angeli.
Al Museo della Ceramica Vietrese sono esposti esempi di produzione locale e alcuni provenienti da tutto il meridione d’Italia. In mostra opere dal XV secolo fino al periodo chiamato tedesco del XX Secolo quando numerosi artisti, tra cui Richard Dölker maestro delle Kunstgewerbeschule di Stoccarda (scuola di arti e mestieri), arrivarono a Vietri attratti dalle meraviglie della Costiera e dalla tradizione dell’arte ceramica. Il Museo Manuel Cargaleiro è all’interno di Palazzo dei Duchi Carosino. Manuel Cargaleiro è un artista portoghese che ha istituito una Fondazione per la promozione e lo sviluppo dell’arte ceramica contemporanea, ma nel rispetto della tradizione locale. Il museo propone oltre 150 opere di proprietà di Cargaleiro donate alla città di Vietri.
Realizzato negli Anni ’40 è il Palazzo della Ceramica Solimene. Lo splendido edificio opera dell’architetto Paolo Soleri ricorda nella struttura il Guggenheim Museum di New York: un’imponente struttura con torrioni appoggiata alla montagna con spazi interni dominati da travi portanti a vista. Un’opera davvero spettacolare che merita da sola un viaggio a Vietri sul Mare.
Il mare, le spiagge e i meravigliosi paesaggi
Per secoli la vicina Cava de’ Tirreni ha utilizzato Vietri sul Mare come sbocco per l’attività commerciale. Questo ha fatto sì che in paese si sviluppasse un’importante attività di produzione di imbarcazioni: i mastri d’ascia del paese hanno utilizzato per secoli le foreste intorno alla baia per la produzione di ciancole, tipiche imbarcazioni da pesca, o di gozzi, più adatti al trasporto di merci. La spiaggia di Vietri, chiamata la Marina, è un suggestivo approdo molto ampio. Da primavera a fine ottobre la spiaggia è attrezzata con tutti i servizi tipici della località turistica: file di ombrelloni e sdraio che si alternano a tratti di spiaggia libera su cui si affacciano ottimi ristoranti e trattorie. In inverno la spiaggia è patrimonio esclusivo degli abitanti di Vietri, popolo di pescatori che ha saputo mantenere vivo l’amore per il mare e i suoi frutti nonostante l’avvento del turismo di massa.
Il territorio di Vietri è attraversato dal fiume Bonea che scende dai monti Lattari. Le colline intorno al paese sono ricoperte di vegetazione tipica della macchia mediterranea e da foreste di castagni e lecci. Nel corso dei secoli l’uomo, con i tipici terrazzamenti presenti in tutta la Costiera Amalfitana, ha strappato alle colline ampi spazi per la coltivazione della vite e degli agrumi. I sentieri che si inerpicano verso gli antichi borghi sono utilizzati nei periodi primaverili ed estivi dai turisti per deliziose passeggiate, ma anche dagli amanti del trekking per escursioni che si aprono su scenari e paesaggi di incredibile bellezza.
Nel mare davanti a Vietri, a poche decine di metri dalla spiaggia di Torre Crestarella, si innalzano due formazioni rocciose simili a faraglioni. Sono i Due Fratelli, così chiamati perché una leggenda narra che due fratelli pastori perirono cercando di salvare il gregge dal mare in burrasca: una mano divina li trasformò nei due scogli.
Cosa vedere a Vietri sul Mare: chiese, borghi e frazioni
Molto interessante da un punto di vista storico e architettonico è la chiesa di San Giovanni Battista del XVII secolo. In stile tardorinascimentale è rinomata per la cuspide del campanile ricoperta di ceramiche dipinte che caratterizzano anche gli altari all’interno della chiesa. Altri luoghi di interesse turistico di Vietri sul Mare sono le chiese sparse per il paese e nelle frazioni, come la Chiesa di S. Margherita di Antiochia ad Albori o la chiesa della Madonna delle Grazie a Benincasa. Oltre alle chiese si possono visitare diverse Torri realizzate nei secoli come punti di avvistamento: la Torre di Marina, la Torretta Belvedere a Raito e la Torre di Dragonea del 1100. In particolare la Torre di Marina faceva parte di un sistema di sorveglianza che si estendeva in tutta la Costiera Amalfitana. Da non perdere vicino alla chiesa di san Giovanni Battista il Palazzo della Guardia, l’Arciconfraternita, un esempio di arte barocca con splendidi pavimenti in maiolica.
A Vietri fanno capo diverse frazioni, gli antichi borghi di Albori, Benincasa, Dragonea, Molina e Raito. Albori è un grappolo di case con cupole arabeggianti arroccate tra le falesie e affacciate sulla Costa Diva: Albori è nell’elenco dei borghi più belli d’Italia realizzato dal Tci, il Touring Club italiano. Benincasa è un borgo collinare, meno famoso rispetto ad altre frazioni di Vietri sul Mare, ma importante per la comunità religiosa devota a San Francesco di Paola: il santo, nel suo pellegrinaggio verso il Sud Italia, avrebbe sostato nella chiesa della Madonna delle Grazie. Dragonea è la frazione più alta di Vietri sul Mare, a 270 metri d’altezza. E’ un ottimo punto di partenza per escursioni attraverso la gola di San Cesareo in direzione di Cava de’ Tirreni. Molina è così chiamata perché un tempo erano attivi molti mulini ad acqua. Il paese ha subito gravi danni durante un’alluvione nel 1954 e così è stato quasi del tutto ricostruito. Molto bella è la chiesetta della Madonna dell’Arenella. Raito, in collina ad un paio di chilometri da Vietri, è invece famoso per due chiese, Santa Maria delle Grazie con elementi romanici e barocchi, e quella di San Vito, nel parco della villa Guariglia, affacciata sul Golfo di Salerno.