Italia

Pubblicato il Giugno 24, 2019 | da Andrea Guerriero

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Una cartolina da Positano, la perla della Costiera Amalfitana

Oje bella, viéneténne a Positano… addó’ ll’uocchie cu ‘e suonne ‘ncantáte se pònno guardá… Addó’ se vótta ‘o vverde ‘int”o tturchino e na casa se ‘ntóppa cu n’ata ca ‘ncòppa lle sta — Canzone popolare

Con la sua eleganza Positano è luogo prediletto dagli artisti. Tra rigogliosi giardini di aranci, limoni e palme, tra le case bianche e dai delicati colori pastello, si distingue la cupola arabeggiante in maiolica della chiesa di Santa Maria dell’Assunta. Così dolce e armoniosa, colorata e intrigante, Positano è il migliore punto di partenza per scoprire e gustare appieno le meraviglie della Costiera Amalfitana. Non a caso Positano è considerata la perla di quella bellissima ostrica che è il Golfo di Sorrento. Incastonata nella montagna e affacciata sul mare turchese, Positano è una località turistica estremamente suggestiva: vista dal mare è una cartolina, un luogo che sembra creato apposta per stupire e suscitare emozioni. Positano è lì, con le sue casette e le scalinate dove perdersi è un piacere, le strette vie che conducono verso ville storiche, boutique di moda e panorami mozzafiato.

Positano, dall’arte tessile alla moda

Per secoli Positano è stata famosa per la produzione di abiti da sposa. Fin dalla fine del XVI secolo la lavorazione della seta e della canapa erano le attività principali degli artigiani del paese. In particolare le sartorie di Positano hanno dettato i canoni della moda negli anni ’50 e’60 del 1900. Positano già rinomata nell’Ottocento per la tessitura del canovaccio, intorno agli anni Cinquanta si impose sul mercato del tessile con il bikini. Questo fu solo l’inizio, perché al bikini si aggiunse poi la produzione dell’abbigliamento da mare e da sera, originale ed elegante sia nelle fantasie che nei tessuti. L’utilizzo di pizzi e merletti, la varietà dei colori conferiscono alla moda di Positano un ‘quid’ unico e apprezzato nel mondo. Ancora oggi, molto trendy e oggetto di culto tra i turisti, sono le calzature in cuoio realizzate nelle botteghe artigiane. Soprattutto sandali per signora, sempre molto raffinati nelle fattezze e curati nei dettagli, realizzati anche su misura e secondo il gusto degli acquirenti.

La tradizione della tessitura ha trovato il suo legittimo riscontro in un appuntamento ormai entrato nel calendario mondiale del settore dell’abbigliamento: Moda-Mare a Positano. Si tratta di una sfilata in cui vengono presentate le novità riguardanti costumi ed abbigliamento da mare, un evento che riunisce famosi stilisti e artigiani locali, e che è diventato anche uno spettacolo televisivo molto seguito. Le sfilate si svolgono lungo la scalinata che porta alla spiaggia e le vie laterali vengono trasformate in back stage.

Un altro evento di egual prestigio che si tiene in questa cosmopolita località di mare è il Premio Positano per la Danza, inaugurato nel lontano 1969. Il Premio, di carattere internazionale, è dedicato a Léonide Massine, coreografo e ballerino statunitense di origine russa, che nel 1917, dopo una vacanza a Positano, acquistò l’arcipelago Li Galli e vi fece costruire una splendida villa. Il proprietario successivo dell’arcipelago fu, per 26 anni, Rudolf Nureyev, ineguagliato talento della danza.

Storie di mare, chiese e montagne

Ai piedi del paese si apre la spiaggia Grande dove in estate la sabbia scompare e si stempera nei colori delle file di ombrelloni e sdraio che coccolano i turisti. D’inverno la spiaggia sembra effettivamente più grande ed assume l’aspetto di un tappeto d’ingresso ad una splendida dimora, un luogo quasi sacro, un Presepe arroccato sulla montagna. L’altra spiaggia di Positano, Fornillo, più stretta e senza il paese alle spalle, è il dolce approdo in cui rinfrancare corpo e spirito dopo le passeggiate lungo il Sentiero degli Dei o tra le viuzze in sali-scendi di Positano.
Dal porticciolo partono numerose barche con servizi organizzati da pescatori locali e società private per raggiungere le varie grotte che costellano la zona. Tra le più famose grotte di Positano ci sono Grotta La Porta, Grotta del Generale, Grotta di Mezzogiorno e Grotta di Mirabella. Sempre via mare si possono raggiungere altre piccole spiagge altrimenti inaccessibili, la spiaggia La Porta, la spiaggia Arienzo e quella di San Pietro.

Le Torri Saracene che puntellano la costa attorno a Positano sono costruzioni realizzate nel Medioevo utilizzate dagli abitanti dei borghi sul mare come punti di avvistamento. All’epoca infatti le navi saracene solcavano le acque per compiere razzie e depredare i villaggi: dalle torri partiva l’allarme che spingeva le popolazioni verso l’entroterra da cui era erano in grado di difendersi meglio. Al largo delle coste di Positano si alzano sul mare le isole dell’arcipelago de Li Galli, così vicine nelle giornate di sole, più lontane nei giorni di foschia. Il Gallo Lungo, la Rotonda e il Castelluccio, proprietà di pochi fortunati, sono la dimora delle Sirene, quelle della tradizione greca, metà donne e metà uccelli, che con il loro canto insidiano da sempre i marinai. Solo Ulisse e Orfeo sono riusciti a salvare navi ed equipaggi dall’ammaliante tentazione.

La Chiesa di Santa Maria dell’Assunta, caratterizzata da una bella cupola in stile arabo con maiolica, custodisce sull’altare maggiore una tavola bizantineggiante del XIII secolo raffigurante la Madonna. Si narra che i marinai di una nave saracena, che trasportava la tavola trafugata, furono colti da un’improvvisa tempesta ed udirono una voce misteriosa incitarli “Posa, posa!”. I marinai si affrettarono a lasciare la Madonna sulla prima piccola spiaggia ed il paese prese da allora il nome di Positano. In Piazzetta dei Mulini si trova la Chiesa del Rosario, un antico monastero dell’inizio del 1600. Nella chiesa sono conservate alcune lapidi sepolcrali e un sarcofago romano. Di particolare pregio è il portale laterale realizzato in tufo e con diverse decorazioni in rilievo.

Le scalinate che partono da Positano risalendo la montagna incrociano il Sentiero degli Dei, un percorso panoramico molto suggestivo, ideale per gli amanti del trekking e delle passeggiate, che collega la località di Nocelle, piccola frazione di Positano, ad Agerola. Si tratta di una piacevolissima camminata di circa sette chilometri tra la macchia mediterranea, con i monti da una parte e lo spettacolo del golfo di Salerno dall’altra. Chi l’ha percorso sa di cosa si tratta: un balcone fiorito aperto su un panorama che è difficile raccontare a parole.

Mangiare a Positano

A Positano abbondano i ristoranti e le trattorie dove gustare le migliori specialità della Costiera Amalfitana. La gastronomia locale, molto ricca di prodotti e decisamente fantasiosa nella preparazione, offre un connubio interessante di cucina marinara e contadina. Tutti i piatti di pesce e crostacei ovviamente fanno parte dell’offerta gastronomica locale, ma non mancano piatti di carne, ottimi formaggi e soprattutto i dolci. Da non perdere assolutamente sono le mozzarelline arrostite avvolte in foglie di limone. Il limone è tra i prodotti più presenti in tutte le portate: i limoneti della campagna della Costa d’Amalfi sono una ricchezza economica e un patrimonio culturale. Siamo nella Patria del Limoncello. Infine è impensabile terminare la vacanza a Positano senza aver gustato la Babarese (o Bavarese): la sfoglia dei mitici Babà con fragole di bosco e panna. Le migliori occasioni per assaggiare le leccornie locali sono le numerose feste patronali che si svolgono prevalentemente nella stagione estiva. La principale è la Festa della Madonna dell’Assunta, il 14 e il 15 agosto: non mancano eventi prettamente gastronomici, come la Sagra del Pesce in ottobre e la Sagra della Zeppola (tipico dolce del sud Italia) a dicembre.

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A proposito dell'autore di questo post

Ciao, sono Andrea, blogger di viaggio, programmatore web, apprendista seo e fotografo amatoriale di Milano. Amo leggere, amo la musica, amo viaggiare, soprattutto quando sono in missione e il conto lo paga l'azienda! Amo la fotografia, soprattutto come strumento per raccontare esperienze, luoghi, eventi e persone. La mia macchina fotografica (una Nikon D300) è sempre con me, e questo mi aiuta a condividere la mia vita con il resto del mondo. Entrare in contatto con nuove persone, stili di vita e tradizioni straniere, e scriverne una volta tornato a casa è tutto quello che posso chiedere.



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