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Pubblicato il Ottobre 6, 2011 | da Sergio

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Itinerari Milano: al Monumentale tra cipressi e mausolei

Consiglio a tutti coloro che un martedì o una domenica alle 10 o alle 14, a Milano, non sanno come passare un paio d’ore … in tutta pace. Occorre però prenotare al numero 02.88441274. Quando rispondono non preoccupatevi, non è uno scherzo. E se sentite un alito di vento gelido è solo lo spiffero della finestra, o forse è perché il numero corrisponde al centro di prenotazione del più grande museo all’aperto di Milano. Un luogo dove l’arte degli ultimi due secoli ha lasciato, a imperitura memoria (non è un gioco di parole) i segni tangibili del suo passare, progredire, divenire, mutare.

Ok lo avete capito: è il numero per prenotare una visita guidata al Cimitero monumentale, a cui si accede dalla piazza omonima, raggiungibile con gli autobus n. 37, 70 e 94 e con i tram n. 2, 4, 7, 12 e 14.

Il Monumentale è tante cose, tra cui anche un cimitero. E’ un angolo di storia della città, scampato ai bombardamenti e alla lottizzazione selvaggia, dove sono conservate le spoglie mortali di personaggi completamente diversi per indole e professione, che mai in vita avrebbero bevuto un Campari insieme (rigorosamente col bianco). Ma questo è il destino di questi luoghi. Per fortuna dell’umanità verrebbe da dire: finalmente tutti uguali nella sorte estrema.

Su Wikipedia c’è un bell’elenco di alcune personalità sepolte. In genere si ricorda il Manzoni, ma qui ci sono anche Giorgio Gaber, Candido Cannavò, Ambrogio Fogar, Luigi Giussani, Guido Crepax, Gino Bramieri, Salvatore Quasimodo, Leo Valiani, ecc ecc

Il Monumentale, consapevole del proprio valore artistico, ha da parecchi anni intrapreso un’attività collaterale a quella per cui è stato pensato dall’architetto Carlo Maciachini (che qui è ovviamante sepolto) con inaugurazione nel 1866. Quindi non solo cimitero, ma anche centro di iniziative culturali a beneficio di cittadini e turisti curiosi.

L’ultima iniziativa speciale, conclusa il 2 ottobre, è stata il ciclo di visite guidate sul tema “Fashion never ends” un percorso sulla moda tra ‘800 e ‘900. Nei mesi e anni precedenti altre iniziative hanno permesso al pubblico di conoscere il Monumentale come vero e proprio campionario di storia dell’architettura, di scoprire l’animo “Scapigliato” del cimitero, gli artefici dell’opera (architetti e finanziatori) quivi sepolti, nonchè la storia dei grandi industriali milanesi che stanchi di lavorare qui riposano in pace. E non da ultimo, con l’iniziativa in occasione della festa della donna, il ciclo di incontri su “Le grandi donne di Milano“, che ha permesso di approfondire la conoscenza di personalità femminili che tra ‘800 e ‘900 si sono distinte nella storia della città.

Per avere un’idea di quello che aspetta i visitatori si può fare un giro sul sito del Monumentale. Molto curato e ben fatto, presenta le principali opere dislocate nei 245mila metri quadri occupati dal cimitero, con foto e panoramiche a 360 gradi. Se vedete ombre tra le lapidi … dovrebbero essere solo effetti ottici di luce.

Foto di optische_taeuschung

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A proposito dell'autore di questo post

Giornalista professionista, appassionato di animali e viaggi, cibo e informatica. Sognatore di professione, cerco di rendere migliore questo mondo raccontando e raccogliendo le piccole esperienze quotidiane che messe insieme fanno una vita. I miei figli dicono che è più facile saltarmi che girarmi intorno. Ma quella è solo apparenza. La sostanza è una costante attenzione per le cose belle e buone che questo mondo ci mette tutti i giorni nel piatto.



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