Festività

Pubblicato il Marzo 8, 2013 | da Sergio

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Auguri a tutte le donne!

La Festa della Donna, l’8 marzo, è in realtà la Giornata Internazionale della Donna. E’ una ricorrenza importante che ha perso un po’ di spessore ‘sociale’ negli ultimi decenni, riducendosi soprattutto ad essere una fiesta. Ben vengano ovviamente tutti i buoni motivi per divertirsi, ma in alcune occasioni sarebbe il caso di perdere qualche minuto per ricordarsi anche del significato profondo che certe ricorrenze rappresentano nella storia dell’umanità.

Soprattutto alle donne più giovani, alle ragazze che entrano nella vita, bisognerebbe ricordare il sacrificio che molte loro ave hanno dovuto fare per aver riconosciuto il loro diritto di essere persone, esseri umani con pari dignità rispetto al genere maschile. Perché non scordiamo che ad esempio in Italia solo da 67 anni, e cioè dal 1946, le donne hanno diritto di voto. Le prime a votare sono state le donne dell’Isola di Man nel 1881. Le ultime saranno le Saudite nel 2015, ma solo quelle sopra i 21 anni.

La prima Giornata Internazionale della Donna risale all’8 marzo 1911. Erroneamente si fa coincidere quella data con un alcuni avvenimenti storici, come le repressioni poliziesche a New York e Chicago nel lontano 1857, un grande incendio in una fabbrica statunitense nel 1911 o infine l’8 marzo 1917 quando una folla di donne russe manifestò per chiedere la fine della Prima Guerra Mondiale.

In realtà non c’è una verità storica relativa alla data dell’8 marzo, solo la certezza che venne identificata come possibile giornata dedicata alle donne in sede di un importante congresso femminista tenutosi a Copenaghen nel 1910. Ed è solo dal 1975-77 che l’8 marzo è diventato una ricorrenza a livello internazionale riconosciuta dalla Nazioni Unite.

Il nostro contributo per un momento di riflessione sull’8 marzo, che auguriamo ovviamente a tutte sia anche un giorno di fiesta, abbiamo cercato di darlo andando a raccontare le donne di alcune località italiane. In particolare abbiamo scelto di scrivere di donne dei luoghi del nostro network di Guide turistiche, dedicate a Milano, Firenze, alla Costiera Amalfitana e alla Germania.

Abbiamo deciso di raccontare le donne in modo un po’ diverso, fuori dagli stereotipi e dai luoghi comuni, cercando piuttosto di trovare nella Storia e nel passato possibili parallelismi con le donne moderne del XXI Secolo. E li abbiamo trovati.

Le Donne di Milano hanno 5 vite, proprio come quella grandissima donna e femmina (mi abbandono ad un secondo di maschilismo) che fu Cristina Trivulzio da Belgiojoso. Le cinque vite di Cristina, nobildonna, intellettuale, rivoluzionaria, filosofa e poi felice nonna sono l’esemplificazione delle fasi che una donna moderna di Milano si trova a vivere in questa città nel XXI Secolo: adolescente, affamata della vita, madre e lavoratrice impegnata, persona riflessiva su di sé e sul mondo, donna felice e consapevole del proprio essere.

Le Donne di Firenze sono la quint’essenza della femminilità, della sicurezza di sé e del proprio ruolo. E non potrebbe essere diversamente per persone nate e cresciute all’ombra della Storia e della Cultura, donne che fin dai tempi di Dante erano “sfacciate come barbare e saracene” perché non si vergognavano, tutt’altro, del loro potere di seduzione, donne con spirito ribelle, ma giocoso. Due cose in genere invise al Potere, che è di sesso maschile.

E che dire delle donne che nascono, vivono, crescono e naturalmente muoiono in Costiera Amalfitana. Donne di mare e di terra, donne abituate da sempre a convivere con la violenza degli invasori, ma che hanno sviluppato un senso di sé grazie al lavoro, nelle tonnare, ai telai, nei pascoli dei Monti Lattari. Le donne della Costa d’Amalfi hanno turbato personaggi del mondo dell’arte e del jet-set che svernavano in Costiera con la loro sensualità e la loro impudenza, ma soprattutto con la loro grande naturalezza nell’affrontare la vita.

Alle donne di Germania abbiamo dedicato un articolo più storico, cercando semplicemente di citare e raccontare le più importanti femministe tedesche. Ci è venuto naturale pensando al grandissimo contributo che la Germania ha dato in termini culturali e di pensiero al genere umano. Tutta la filosofia e il pensiero di alto lignaggio che il popolo tedesco ha elargito all’umanità ha avuto nel lavoro di tantissime donne, femministe, socialiste e cattoliche, alcune delle massime espressioni.

E’ questo il nostro contributo all’8 marzo Festa della Donna. Che speriamo sia d’aiuto per una giornata di riflessione oltreché di divertimento. Perché alla fine non può mancare: Buona serata tra amiche a tutte voi!

Foto di Muffet

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A proposito dell'autore di questo post

Giornalista professionista, appassionato di animali e viaggi, cibo e informatica. Sognatore di professione, cerco di rendere migliore questo mondo raccontando e raccogliendo le piccole esperienze quotidiane che messe insieme fanno una vita. I miei figli dicono che è più facile saltarmi che girarmi intorno. Ma quella è solo apparenza. La sostanza è una costante attenzione per le cose belle e buone che questo mondo ci mette tutti i giorni nel piatto.



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