Pubblicato il Gennaio 27, 2012 | da Marta
0Diario di Santiago: un percorso faticoso, fisico, umano, splendido
Diario di Santiago, edito da Happy Hour Edizioni, è il nuovo libro di Giovanni Bernuzzi, autore e giornalista. Giovanni vive e scrive a Milano, ama la Milano vuota di Ferragosto e andarsene quando tutti sono ormai ingrigiti dalla routine quotidiana. Diario di Santiago è un vero e proprio diario di viaggio, il viaggio che Giovanni ha compiuto, interamente a piedi, nel 2009, partendo il 27 agosto e tornando il 26 settembre.
Nel libro in imminente uscita (febbraio 2012), l’autore riporta i suoi preparativi prima di intraprendere il cammino: fa lunghe passeggiate per Milano (anche se scoprirà durante le tappe quanto siano difficoltose e “dolorose” le discese, cosa che a Milano, di fatto, non esistono, o se esistono, non sono certo così impegnative), riempie e svuota più e più volte meticolosamente lo zaino affinchè non risulti mai troppo pesante sulle sue spalle, si informa sui percorsi e sul ristoro.
Quando Giovanni si addentra nel racconto delle tappe, che scandiscono l’andamento del libro, ci racconta di cose tutt’altro che banali. Ci si potrebbe aspettare che qualcuno che si mette in viaggio per Santiago, con solo mezzo i propri piedi, raccontasse di un’esperienza per lo più “mistica”, di fede. Invece no, Bernuzzi non ci vuole insegnare nulla in questo senso. Qui si parla dei paesaggi, degli ostelli, degli alberghi, di quello che si trova di fatto sulla propria strada, spesso difficile non solo per le estenuanti lunghezze ma anche per le alte temperature e le varie intemperie climatiche.
E poi troviamo i “compagni di viaggio” di Giovanni. Di ogni nazionalità, simpatici, antipatici, socievoli o no, educati o meno. E della normale simpatia o antipatia che si può provare verso ognuno di essi.
Sono tutti aspetti dove possiamo ritrovarci e comprendere Giovanni.
Ci racconta molto la prima tappa a Roncisvalle, quando arrivato nella Sala della Collegiata per prendere un posto letto gli vengono chiesti i dati anagrafici e i motivi per cui si è intrapreso il cammino: caselle da sbarrare tra “religiosi”, “spirituali”,”culturali”, “sport” e “turismo”. Giovanni le segna tutte, le caselle. E quando la ragazza a cui consegna il modulo lo guarda con aria interrogativa la sua risposta è spontanea, non si priva di nulla: “in 800 km di cammino c’è tempo e luogo per tutto: religione, spirito e cultura…mentre sport e turismo li si fa comunque, anche se non si è partiti con questo fine”.
Il 4 ottobre, a distanza di una settimana dal suo ritorno, Giovanni si risponde a quella che sulle prime gli era sembrata una domanda banale. Nathalie, una sua compagna di viaggio sull’autobus del ritorno per Finisterra, gli aveva chiesto se il cammino verso Santiago l’avesse cambiato. Ora la risposta Giovanni la sa. Si.
Un bel libro per capire quanto i viaggi come questo, “all inclusive” di meraviglie della natura, cibo e tanto dolore fisico siano in grado di darci qualcosa in più. Quel qualcosa lo decidete voi.
Presentazione: Giovanni Bernuzzi sarà presente sabato 18 Febbraio presso la Libreria Il mio Libro di Cristina Di Canio, in Via Sannio, 18 a Milano per presentare Diario di Santiago e parlare con tutti coloro che vorrebbero saperne di più. Dalle 16 alle 19.30.