Italia

Pubblicato il Giugno 30, 2019 | da Sergio

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Su e giù per Praiano, una scalinata per ogni luogo

E come quei che con lena affannata, uscito fuor del pelago a la riva, si volge a l’acqua perigliosa e guata, così l’animo mio, ch’ancor fuggiva, si volse a retro a rimirar lo passo – Dante

Non si può sbagliare: tutte le passeggiate a Praiano incrociano una scalinata. Il paese ne è pieno, anche perché alcune conducono alla spiaggia di Vettica, un’ottantina di metri più in basso rispetto al centro del paese. Praiano sorge infatti su un promontorio: dalla piazza principale, piazza San Gennaro, si ammira il panorama più completo della Costiera Amalfitana e oltre, da Capri fino al Cilento.

Il nome Praiano potrebbe derivare dal latino Pelagium (mare aperto), ma non c’è certezza. Dai tempi della Repubblica Marinara di Amalfi, Praiano è divisa tra il paese vero e proprio e Vettica, in riva al mare: a monte si dedicavano alla pastorizia e all’agricoltura, a valle alla pesca. Il commercio di prodotti agricoli con la vicina Amalfi e altre località marinare è stato per lungo tempo l’attività principale dei mercanti locali: la torre denominata Assiola del XIII secolo è stata realizzata nei pressi degli attracchi da cui le navi caricavano e scaricavano le merci. A Praiano prosperano fino al 1700 la lavorazione del lino e del filo torto (le retine per i capelli molto diffuse all’epoca) e fino alla fine del 1800 la pesca del corallo. Oggi è un tranquillo borgo con una spiccata vocazione turistica, con hotel, locali e ristoranti aperti tutto l’anno. Sulla spiaggia della Praia, che viene attrezzata nella stagione estiva, ancora ai giorni nostri arrivano le barche dei pescatori che vendono il loro pescato.

Passeggiare a Praiano, tra scalinate e panorami

Le scalinate sono il simbolo di Praiano. Portano e arrivano ovunque, sono indispensabili vie di comunicazione tra le case e lungo gli itinerari turistici. Perdersi sulle scalinate è un piacere, così come immergersi nei sentieri che conducono nei dintorni del paese verso panorami incantevoli. Le passeggiate più famose sono quella di Terramare, quella chiamata dei Panorami e la passeggiata di San Domenico.

La passeggiata di Terramare inizia dalla Marina di Praia: da qui si prende un sentiero scavato nella roccia per giungere, lungo una salita abbellita con lavorazioni in ceramica, alla Torre a mare dove si apre uno dei classici panorami sulla Costiera Amalfitana.

La Passeggiata dei Panorami è un po’ nascosta, ma merita di essere trovata: in direzione di Positano, prima della galleria, inizia la scalinata chiamata Via degli Ulivi che passa sopra Vettica. Imboccata Via Croce si arriva in località Tuocco. Da qui si ammira il primo dei panorami dell’itinerario, da Positano a Capri. Proseguendo si giunge alla Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli dal cui piazzale si apre un secondo superbo panorama sul Golfo di Sorrento. Alle spalle della chiesetta compare il terzo panorama di questa passeggiata, con vista da Praiano al Fiordo di Furore fino a Sorrento e alla costa del Cilento.

La passeggiata di San Domenico, tutta adorna di dipinti e ceramiche, conduce ai panorami quasi spirituali della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Castro, una passeggiata da fare al mattino presto o nel tardo pomeriggio. La Passeggiata di Grado è molto romantica, inizia in piazza San Gennaro e da via Masa si giunge ad una gradinata che scende al mare e alla Torre di Grado.

Le chiese e le edicole votive di Praiano

Edicola votiva di Via Marconi a Praiano – AmalfiCoasting.org

Praiano ha diverse chiese: sia a monte che a valle. A monte si trova la Cappella di S. Luca, una struttura barocca con un pavimento in maiolica e un interessante simulacro del ‘700 della Madonna in abiti da pastorella. A valle, a Vettica, si può visitare la chiesa madre dedicata a San Gennaro: risale al 1600 e presenta una cupola realizzata con piastrelle di ceramica multicolori. La Chiesa di San Giovanni Battista invece si trova in centro al paese, ha un pavimento in cotto maiolicato e un magnifico organo a canne del 1800.

Un passeggiata per il paese, tra le strette vie e le scalinate del borgo permette di ammirare una delle particolarità di Praiano, le edicole votive. Se ne trovano a decine di questi tempietti colorati e realizzati con affreschi o in ceramica. Le più antiche edicole votive sono state realizzate tra il 1700 e il 1800, ma alcune sono più recenti. In genere venivano poste in luoghi sacri, dove sorgeva una cappella o dove si era verificato un particolare evento o incidente. Un tempo, i lumicini delle edicole votive erano l’unica fonte di illuminazione e di orientamento.

Le spiagge di Praiano

L’incantevole spiaggetta di Marina di Praia Petteri Kantokari

Passando da piccole strade e scalinate tra le case di Praiano si arriva nella parte bassa del paese a Marina di Praia. E’ un luogo molto suggestivo, perché la piccola spiaggia è chiusa tra le pareti di roccia a strapiombo. Ai limiti della spiaggia spiccano casette bianche che sembrano formare un Presepe: all’interno di alcune di queste si trovano locali e ristoranti, centri di diving e di noleggio di imbarcazioni. Da Marina di Praia partono barche per escursioni verso le grotte di Suppraiano e la Grotta dell’Africana. Marina di Praia era l’approdo per le barche nei tempi antichi, protetta dalla Torre a Mare di origine medievale. Dal sentiero lungo la scogliera si raggiunge un punto panoramico affacciato su Conca dei Marini.

L’altra spiaggia di Praiano è nella zona di Vettica, dall’altra parte del promontorio. Cala della Gavitella, protetta dalla torre spagnola di Grado, è una spiaggia molto tranquilla, attrezzata in estate e con ottimi ristorantini. Da qui si ammira un panorama stupendo fino a Capri passando da Positano e le isolette Li Galli. Vicino alla cala della Gavitella si ammira una piscina naturale all’interno di una grotta, chiamata la Fontana dell’Altare.

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A proposito dell'autore di questo post

Giornalista professionista, appassionato di animali e viaggi, cibo e informatica. Sognatore di professione, cerco di rendere migliore questo mondo raccontando e raccogliendo le piccole esperienze quotidiane che messe insieme fanno una vita. I miei figli dicono che è più facile saltarmi che girarmi intorno. Ma quella è solo apparenza. La sostanza è una costante attenzione per le cose belle e buone che questo mondo ci mette tutti i giorni nel piatto.



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