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Pubblicato il Giugno 15, 2019 | da Andrea Guerriero

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Conca dei Marini, meta esclusiva del Jet set internazionale

La sera amorosa ha raccolto le logge per farle salpare le case tranquille sognanti la rosa vaghezza dei poggi discendono al mare in isole, in ville accanto alle chiese — Alfonso Gatto

Il borgo di Conca dei Marini si chiama così perché è posto su una conca in riva al mare. E per non sbagliare, in rispetto ai principi della tautologia, il paese è detto anche la città dei naviganti, per l’antico vezzo dei suoi abitanti di fare, come è abbastanza logico, i marinai. Conca dei Marini più che un paese è un borgo, più che un borgo un borghetto. E’ un agglomerato di 700 abitanti e di casette antiche a 400 metri sul livello del mare della Costiera Amalfitana. Come la maggior parte delle località della Costa d’Amalfi anche Conca dei Marini ha una storia antica e travagliata, che vale la pena di essere raccontata, ma a ritroso e partendo dal basso, dalla battigia.

Nel 2002 la spiaggia di Conca dei Marini riapre al pubblico dopo sei anni da quel 1996 quando una frana precipitata dalla montagna aveva reso inagibile la splendida riva. Quella stessa riva che i giornalisti degli Anni ’60 avevano soprannominato la conchiglia dell’amore, perché teatro di avventure e passioni tra i numerosi vip del jet set internazionale che l’avevano eletta come meta preferita della Costiera Amalfitana.

Spiaggia al riparo di un’antica torre di guardia doridelsarto

I ricordi in questo senso si sprecano. E’ Jacqueline Kennedy la splendida sirena fotografata mentre si tuffa da una barca di pescatori a pochi metri dalla riva. Ed è sempre lei, Jakie, che nelle mattinate di luglio, per dedicarsi allo sci nautico, partiva da Ravello diretta a Conca dei Marini a bordo di una Fiat 500 decappottabile regalatale personalmente da Gianni Agnelli. Il quale, molto gentilmente, non mancava di accompagnarla dando ulteriore lustro a questa deliziosa spiaggia. Conca dei Marini è stato uno dei luoghi di vacanza preferiti dalla controversa e modaiola Principessa Margaret d’Inghilterra. Sofia Loren e Carlo Ponti l’avevano eletta a loro rifugio. Henry Kissinger si rifugiava qui a meditare. Per Aristotele Onassis era prassi fare l’inchino alla spiaggia e poi gettare l’ancora del suo yacht Christina. La Regina d’Olanda era una presenza fissa. I Moët et Chandon hanno qui una splendida dimora. Carolina di Monaco, oltre a sporadiche visite, è stata ospite della famiglia D’Urso (Mario D’Urso è un Senatore della Repubblica), nella di cui villa vicino alla spiaggia soggiornano da sempre amici altolocati, politici, personaggi del cinema e dello spettacolo e comunque rigorosamente Vips.

Ma come è ovvio la storia di Conca dei Marini parte da ancora più lontano.
Alla fine dell’Impero Romano d’Occidente il paese diviene una della basi della Repubblica Marinara di Amalfi. E’ in questo periodo, e poi sotto il dominio degli Svevi e degli Angioini, che il paese vive il suo momento di gloria: testi di cronaca di quel tempo le attribuiscono una flotta di una trentina di grandi galeoni per il trasporto delle merci in tutto il Mediterraneo. Con la scoperta delle Americhe e il progressivo declino dell’importanza del Mare Nostrum nell’economia mondiale, anche Conca dei Marini inizia a risentire della crisi. Per di più, nel 1500 una piccola flotta turca passando per caso decise di depredarla delle opere e dei preziosi conservati nelle chiese e nelle case. Subito dopo, come se non bastasse, imperversò per una trentina d’anni la peste che decimò la popolazione impoverendo i sopravvissuti. Conca dei Marini si riprende all’inizio del 1800 con la Tonnara, attiva fino alla prima metà del XX secolo. Dagli Anni ’50 in poi, ritrova l’antico splendore e diventa una delle località turistiche della Costiera Amalfitana più frequentate dal jet-set internazionale.

Marina di Conca e la Grotta dello Smeraldo

Ingresso alla Grotta di Smeraldo Petteri Kantokari

Marina di Conca è la spiaggia di Conca dei Marini. E’ un gioiello di straordinaria bellezza, con le rocce a picco sulla piccola spiaggia, un piccolo gruppo di case, la vegetazione bassa arsa dal sole, il promontorio di Capo di Conca con la Torre di Guardia che chiude uno spicchio di mare color cristallo e smeraldo. Potrebbe sembrare l’opera di un bravissimo artista ricco di immaginazione e poesia, invece è un luogo reale che in estate diventa una delle spiagge più frequentate della Costiera Amalfitana.

La Torre di Capo Conca è una costruzione del ‘500 eretta a scopo difensivo e di avvistamento. Più recentemente una leggenda locale narra che a metà del secolo scorso due signore statunitensi affascinate dal luogo si inginocchiarono pregando Iddio di farle seppellire lì. Il desiderio venne esaudito e la torre divenne campo cimiteriale fino al 1950. A seguito di restauri è oggi un edificio pubblico visitabile su prenotazione.

Vista panoramica dell’insenatura di Capo Conca

Dopo aver ammirato le numerose meraviglie naturali di questa località, non è difficile immaginare l’emozione che deve aver provato il pescatore Luigi Buonocore quando nel 1932 scoprì per caso a livello del mare una grotta ricca di stalattiti e stalagmiti che in alcuni punti formano colonne di decine di metri. Il Buon Luigi è stato il primo di milioni di turisti che nei decenni si sono spinti fin qui per una visita alla Grotta dello Smeraldo, partendo con le piccole imbarcazioni dei pescatori da Conca dei Marini e dai paesi vicini, ma anche scendendo con un ascensore direttamente dalla Statale SS 163. Lo spettacolo che si apre allo sguardo è incredibile: uno spazio di 45 per 30 metri con un’altezza massima di 25 dove i colori del mare e del sole si riflettono sulle rocce carsiche. Un luogo incantevole, reso ancor più magico dal Presepe sommerso a 4 metri di profondità che tutti gli anni a Natale diventa meta di pellegrinaggio. Sul piazzale di accesso alla grotta in estate si susseguono eventi musicali, teatrali e artistici nell’ambito della manifestazione Le magie alla Grotta dello Smeraldo.

Non solo mare in riva al mare

Oltre alla deliziosa spiaggia di Marina di Conca e alla Grotta dello Smeraldo, a Conca dei Marini sono soprattutto le chiese i maggiori luoghi di interesse storico e turistico. La chiesa principale è quella intitolata a San Giovanni Battista, detta anche chiesa di Sant’Antonio da Padova che è il patrono del paese. La chiesa, nel rione Penne, domina la baia ed ha la cuspide del campanile completamente ricoperta di maiolica colorata. Di notevole interesse è il Conservatorio di Santa Rosa Da Lima del 1680, un ex-monastero domenicano che oggi ospita un hotel. Da non perdere vi è la chiesa di San Pancrazio martire del 1300 posta su un piazzale alberato: da qui a metà luglio parte una solenne processione in onore della Madonna.

Uno dei luoghi sacri preferiti dagli abitanti di Conca dei Marini è la Cappella della Madonna della Neve, un piccolo luogo di culto sulla spiaggia dove è conservato un altorilievo di una Madonna con bambino che leggenda narra sia stata trovato su una spiaggia di Costantinopoli.

Infine, assolutamente da ammirare, sono le casette del paese, le umili abitazioni a due piani realizzate da una popolazione rustica e tenace, che nel focolare domestico ha trovato la forza per far sì che Conca dei Marini non solo rimanesse dentro il corso della Storia, ma diventasse una delle più prestigiose località della Costiera Amalfitana.

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A proposito dell'autore di questo post

Ciao, sono Andrea, blogger di viaggio, programmatore web, apprendista seo e fotografo amatoriale di Milano. Amo leggere, amo la musica, amo viaggiare, soprattutto quando sono in missione e il conto lo paga l'azienda! Amo la fotografia, soprattutto come strumento per raccontare esperienze, luoghi, eventi e persone. La mia macchina fotografica (una Nikon D300) è sempre con me, e questo mi aiuta a condividere la mia vita con il resto del mondo. Entrare in contatto con nuove persone, stili di vita e tradizioni straniere, e scriverne una volta tornato a casa è tutto quello che posso chiedere.



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