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Pubblicato il Giugno 10, 2019 | da Sergio

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Agerola, paradiso del trekking con vista sul Golfo di Sorrento

Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne — Immanuel Kant

Agerola è soprannominata la piccola Svizzera perché dalle cime dei Monti Lattari che la circondano (spesso innevate in inverno) anche nella stagione più calda arriva in paese un’aria fresca e frizzantina che contrasta il calore mediterraneo della Costiera Amalfitana.

Il paese è considerato una località turistica della Costiera anche se non è sul mare: è a 600 metri d’altezza proprio sopra i magnifici paesi di Furore e Amalfi. Negli alberghi di Agerola si rifugiano coloro che desiderano poter godere del fresco e del profumo della montagna a due passi dal mare. La località è famosa per la ricchezza dei frutti della terra, ma anche per gli allevamenti da cui si ricava il latte per la produzione di burro e ottimi formaggi. I monti Lattari che la sovrastano sono così chiamati proprio per il latte prodotto dalle capre che numerosissime pascolano sui declivi e gli alpeggi.

Agerola è immersa in una natura lussureggiante, boschi e cime di 900-1100 metri. Il paese – l’unico della Costiera in provincia di Napoli – è una delle località dell’Ente Parco dei Monti Lattari che ha il compito di salvaguardare quest’area naturale.

Brevi cenni storici su Agerola

Agerola, un paese di montagna a picco sul mare Francesco Raffaele

Il nome del paese deriva dal latino Ager, che significa campo: i campi terrazzati strappati fin dai tempi antichi ai crinali della montagna e ai boschi da cui la Repubblica Marinara di Amalfi prendeva il legno per le sue navi. Zona famosa per il brigantaggio – che imperversò fino al ‘700 quando fu contrastato dai Borboni – Agerola è diventata un florido crocevia commerciale in posizione strategica al centro della Penisola Sorrentina. A fine ‘800 viene realizzata la strada che attraverso i Monti Lattari ha creato un collegamento diretto con Castellammare di Stabia e il Golfo di Napoli, dando ulteriore linfa e stimolo al commercio e al turismo. E’ di quel periodo l’opposizione dei nobili di Agerola a Ferdinando I di Borbone che aveva aderito alla coalizione contro l’espansione napoleonica in Italia. Le istanze della Rivoluzione Francese avevano fatto breccia nella nobiltà locale: da allora un tiglio, simbolo di libertà, viene regolarmente ripiantato nel piazzale della chiesa dedicata alla Madonna di Loreto nella frazione di Campora.

Il Sentiero degli Dei e il trekking sui declivi di Agerola

Meravigliosa vista panoramica del Golfo di Sorrento Francesco Raffaele

Sono numerosi i sentieri intorno ad Agerola dove passeggiare, fare trekking o andare in mountain-bike. Dal paese inizia il Sentiero degli Dei la passeggiata che percorre la parte più a ovest della Costiera Amalfitana e che offre scorci di panorami mozzafiato. Il Sentiero parte dalla frazione di Bomerano e termina a Nocelle, frazione di Positano. In realtà c’è un tratto precedente che inizia a Santa Maria di Castello e arriva a Bomerano, chiamato Sentiero degli Dei Alto, ma il tratto più conosciuto nonché adatto a chiunque abbia voglia di camminare è quello che arriva a Nocella, chiamato Sentiero Basso.

Il Sentiero è un balcone di 7 chilometri affacciato su un paesaggio da togliere il respiro, ma per fortuna la camminata è prevalentemente in discesa. Il panorama della costa 500 metri più in basso, i boschi, i crocevia con i sentieri e le scalinate che salgono da Vettica e Praiano, i tratti a strapiombo, sono il corollario di alcune delle località più famose del Sentiero degli Dei. Come la grotta del biscotto immersa nei vigneti; il pinnacolo di Colle Serra; i ruderi di Cannati dove cogliere i gustosissimi gelsi rossi; la grotta dei Briganti raggiungibile solo dai più esperti e audaci.

Il sentiero degli dei Francesco Raffaele

Il Sentiero degli Dei è solo uno dei percorsi che si diramano da Agerola e che la rendono una meta ideale per gli appassionati delle passeggiate in montagna. Tra gli itinerari più importanti, il Sentiero delle Fonti che costeggia il torrente Penise, il sentiero della Cima dello Sparviero di 6 km che conduce ad un panorama spettacolare da Amalfi fino a Salerno, mentre dalla cima dei Tre Cavalli si spazia a 360 gradi su tutta la Costiera Amalfitana. Il sentiero dei Denti del Gigante arriva al Monte S.Angelo e alla grotta dell’Acqua Santa, mentre con il sentiero dell’Alba si sale al Monte Murillo e poi da qui verso il convento medioevale di Cospita. Il sentiero dell’Antica Repubblica inizia dal belvedere di S. Lazzaro e giunge fino alla spiaggia di Santa Croce: quello che inizia a Borgo Marinaro è una lunga scalinata fino al fiordo di Furore. Lungo i sentieri ci sono salite e discese spesso ripide e strette, niente di particolarmente complicato sia chiaro, ma dotatevi comunque di scarponi da trekking, bastoncini e di un buono zaino dove mettere tanta acqua (soprattutto se andate in estate), una buona merenda e una giacca impermeabile… non si sa mai.

Formaggi, vini e salumi alla fine del sentiero

Dopo le fatiche delle passeggiate deve esserci il giusto compenso. Perché tra i motivi che fanno di Agerola un’interessante meta turistica della Costiera Amalfitana, si annoverano diversi prodotti gastronomici, vere leccornie per palati raffinati. I prodotti tipici di Agerola hanno varcato i confini locali e si trovano nei menù di mezzo mondo. A cominciare ad esempio dai liquori, come il Finocchietto, che con i suoi 30 gradi è apprezzato per le sue proprietà digestive, oppure il Fragolino o rosolio di fragole, o ancora i liquori di Gelse Rosse o il Nocillo, un rosolio molto antico che arriva a 40 gradi.

Ma il prodotto più classico di Agerola è il formaggio. A cominciare dal Provolone del Monaco in caglio di capretto dei Monti Lattari con stagionatura da 6 a 18 mesi. Tra gli altri formaggi tipici, il caciocavallo affumicato, la ricotta di Fuscella – indispensabile nei piatti tradizionali campani, dalla pasta ripiena ai dolci – la scamorza e la treccia di latte di vacca. Il Fiordilatte di Agerola è un formaggio a marchio Dop, Denominazione di Origine Protetta: è un prodotto fresco a pasta filata di latte vaccino di qualità.

Non mancano ovviamente i salumi, a cominciare dal più tradizionale Salame di Napoli. Tra gli altri salumi si annoverano la salsiccia fresca e affumicata di suino, la salsiccia Sotto Sugna prodotta in vasi di ceramica smaltata, il mitico Capicollo morbido e aromatico e la Pancetta Arrotolata già conosciuta in epoca romana. Il tutto non può che essere gustato con la zeppola fritta, di cui parlano già scrittori latini: farina, acqua, sale e vino caldo.

I vini locali sono quelli tipici della Penisola Sorrentina, il Lettere, il Gragnano, il Sorrento e il Pompeiano, nelle loro varianti, bianco, rosso e rosso frizzante.

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A proposito dell'autore di questo post

Giornalista professionista, appassionato di animali e viaggi, cibo e informatica. Sognatore di professione, cerco di rendere migliore questo mondo raccontando e raccogliendo le piccole esperienze quotidiane che messe insieme fanno una vita. I miei figli dicono che è più facile saltarmi che girarmi intorno. Ma quella è solo apparenza. La sostanza è una costante attenzione per le cose belle e buone che questo mondo ci mette tutti i giorni nel piatto.



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