Pubblicato il Gennaio 14, 2014 | da Giulia
2Intervista a Giovy, appassionata travel blogger e freelance writer
Vi ricordate di Giovy Malfiori, l’appassionata travel blogger di Emotion Recollected in Tranquillity che avevamo intervistato prima dell’estate? Quella ragazza che sua madre ama definire come “una sbrindola, una che gira tanto”? Ebbene sì, è tornata a trovarci, questa volta per un motivo ben preciso! Saranno le sue parole, la sua passione per i viaggi ed i suoi racconti personali a tenervi compagnia dalle prossime settimane in una nuova rubrica: WikiGiovy! Siete pronti a seguirla in questa nuova avventura? Prima però una breve intervista in cui ci svela com’è cambiata la sua vita negli ultimi mesi!
Ci eravamo lasciati prima dell’estate con un’intervista in cui ci raccontavi del tuo blog, della tua passione per i viaggi, è cambiato qualcosa nella tua vita?
Diciamo che ho deciso di fare “il grande salto”: mi sono data un po’ di tempo per far diventare questa passione un lavoro.
Ci è giunta voce che tu abbia lasciato un lavoro sicuro per una nuova avventura da freelance, che cosa ti ha spinto a farlo?
Ho sempre sognato di mantenermi scrivendo o studiando nuove tecniche di promozione per alcune zone d’Italia e del mondo. Ci sono delle avventure che vanno intraprese nel momento giusto e questo lo era, soprattutto perché dopo il mio percorso lavorativo, sono certa di poter mettere in campo la professionalità che ho acquisito in quasi 17 anni di lavoro da dipendente.
Ora che hai tutto questo tempo extra a disposizione hai già pensato a come utilizzarlo?
Una volta che sei dentro una giornata da freelance il tempo non sembra poi così tanto! Scrivo, cerco nuovi ingaggi, studio un sacco di cose e cerco di coltivare piccoli sogni.
Una delle tue più grandi passioni sono i viaggi, hai già stilato la tua wishlist per il 2014? Quali sono le destinazioni che vorresti visitare?
La mia whishlist è sempre traboccante. Quest’anno mi piacerebbe tornare in Irlanda, isola che conosco bene, ma lo vorrei fare in modo diverso: in nave dalla Francia. Mi piacerebbe un sacco riuscire a concedermi anche una destinazione lontana, lontanissima. Da un po’ di tempo sto pensando a raggiungere l’unico continente che mi manca: l’Oceania. Mi piacerebbe tanto esplorare la zona della Nuova Caledonia e le Isole Cook. Ho anche tanta voglia di Canada e magari di un giro a Palm Springs.
Come capita spesso ai travel blogger della rete avrai già ricevuto numerosi inviti per partecipare ai prossimi blogtour o hai deciso di declinarli per fare la globetrotter in solitaria?
Dipende dal tour, dalla zona e da cosa c’è in programma. Una cosa che sopporto poco, in generale, è il fatto di correre di qua e di là avendo poco tempo di gustarmi la zona in cui sono. Ci sono stati blogtour così e sono esperienze che non ripeterei mai. Apprezzo, invece, quando un evento o un tour è organizzato lasciando che sia il territorio a parlare, permettendo ai partecipanti di girare con calma e secondo anche il proprio stile di viaggio. Ci sono attività organizzate con intelligenza e completezza. Altre proprio no.
L’altra tua grande passione è la scrittura! Abbiamo letto con piacere il tuo primo ebook sul viaggiare a piedi e con i mezzi pubblici e sappiamo che a breve ne uscirà un secondo, che ne dici di raccontarci qualcosa in più su questi libri?
Scrivere è come respirare per me. È come viaggiare con la mente e mi aiuta a stare bene. L’anno scorso sono stata contattata da 40K, una casa editrice che si occupa di ebook, e con l’editore si è deciso di raccontare il mio personale modo di viaggiare. Nell’ebook Manuale per viaggiare a piedi dico che viaggiare è un fatto personale e che ognuno deve trovare il suo modo. Io l’ho trovato e mi andava di raccontarlo. Ho consegnato il secondo ebook da poco e sto attendendo news sul fatto che vada bene oppure no. Anche quello racconta una grande passione. A breve, speriamo, si saprà di più.
Come si suol dire non c’è due senza tre, stai già pensando ad un terzo ebook da pubblicare?
Al terzo, al quarto, al quinto… ho almeno 3 ebook diversi in testa. Vediamo come andrà!
Come freelance sicuramente scrivi per numerosi siti e blog legati al mondo del turismo e dei viaggi, quale consiglio ti senti di dare a chi vuole intraprendere la professione di travel webwriter / travel blogger?
Sicuramente è utile e necessario trovare il proprio stile e scrivere in modo corretto. L’italiano e la grammatica a volte sono dimenticate e questo mi fa venire la pelle d’oca. Inoltre consiglio di acquisire in ogni caso una professionalità ulteriore rispetto alla scrittura. Per occuparsi di parole occorre saperle pianificare, analizzare, re-inventare. Soprattutto se si parla di web, sono i numeri a dirci cosa e come scrivere.
Come vi abbiamo anticipato all’inizio dell’intervista dalle prossime settimane Giovy vi terrà compagnia con una sua rubrica personale: WikiGiovy! Vuoi darci qualche indiscrezione sui temi che affronterai? Di che cosa si parlerà nel tuo primo articolo?
Sono proprio felice di poter collaborare con voi e WikiGiovy mi piace un sacco, mi fa sorridere!
Sinceramente mi piacerebbe cominciare raccontando un luogo che ho amato molto: il cerchio di pietre di Castlerigg. Come dico sempre io… stay tuned!
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