Pubblicato il Gennaio 9, 2014 | da Giulia
0Tour Eiffel, la torre più copiata al mondo
Da piccolo mi stupiva la scritta “innumerevoli tentativi di imitazione” presente sulla Settimana Enigmistica, testata preferita dalla mia nonna paterna, fonte della sua enciclopedica conoscenza.
Sorrido a questo ricordo sfogliando un catalogo online di offerte di volo+hotel a Parigi che porta in copertina la classica Torre costruita dall’ingegnere Eiffel nel 1889 e dopo oltre un secolo divenuta in tutto il Mondo l’icona della capitale francese. Sotto l’immagine della Tour Eiffel andrebbe infatti inserita una nota simile a quella della benemerita Settimana Enigmistica: “La torre con il maggiore numero di tentativi di imitazione”.
La struttura e la forma di questo monumento ammirato e visitato ogni anno da milioni di turisti è così impresso nell’immaginario collettivo che in molti casi è stato proprio materialmente ricostruito affidandosi di volta in volta alla competenza ed all’ispirazione di architetti locali.
Al primo posto tra i copiatori troviamo naturalmente Cina e Giappone, riconosciuti come maggiori esperti del ramo. La Cina vince il premio per il maggiore numero di copie e per la loro altezza. Sono infatti ben tre le torri, la più alta è quella di Harbin che con 336 metri supera addirittura di 12 l’originale. Si fermano a soli 108 metri le altre due torri cinesi ad Hangzou ed a Shenzen, quest’ultima porta al suo Paese un altro primato, la copia più vicina all’originale.
Nel vicino Giappone non poteva mancare una replica a grandezza naturale chiamata però con un eccesso di nazionalismo Tokio Tower. L’altra torre giapponese si trova sulla costa del Pacifico a Nagoia, la terza città del paese per abitanti. In questo caso il progettista ha realizzato una riduzione 1:2 della Torre Eiffel che per la sua mancata proporzione tra altezza e larghezza non rende davvero onore all’originale risultando tozza e sgraziata.
In USA troviamo un lungo elenco di città che si sono cimentate nella replica della celebre Tour Eiffel. Non poteva mancare in questo elenco la mitica Las Vegas che ricostruisce in loco le più celebrate icone del Vecchio Continente presentandole in ambientazioni talmente pacchiane e kitsch da risultare quasi opere POP che Andy Warhol avrebbe certamente apprezzato. La riproduzione della Torre Eiffel a Las Vegas si trova nel parco dell’Hotel Paris Casino dove spicca una torre alta ben 165 m per la gioia dei suoi clienti che tornati a casa possono raccontare agli amici, senza peraltro poter essere smentiti, di avere visitato proprio la Tour Eiffel.
Non poteva poi mancare una torre anche se di dimensione ridotte nella piazza della cittadina texana di Paris, celebrata nello splendido film del 1984 di Wim Wenders vincitore a Cannes con un’intrigante ed indimenticabile Nastassja Kinski che si “buscava la vita” facendo del suo meglio dietro una vetrina a specchio. Anche in Tennessee, il Paese di Via col Vento, hanno ricostruito nei giardini pubblici locali una Torre di dimensioni decisamente ridotte (18 m) a ricordare la sorellanza con la Parigi d’oltreoceano.
La più bassa tra le tante repliche si trova a Baku in Azerbaijan con soli 3 metri di altezza, seguita dai 325 cm della replica di Uman in Ukraina, forse si tratta di una delle attrazioni del locale Luna Park.
A simboleggiare la creatività del commercio un barista di Brisbane in Australia ha costruito sul tetto del suo Paris Cafè una replica perfetta di ben 12 metri di altezza della torre originale, in modo che anche da lontano i suoi clienti potessero ricordarsi di lui all’ora dell’aperitivo. Restando in Australia i tecnici della Telecom Locale si sono ricordati dei nonni transalpini al momento di erigere la torre dei telefoni sul tetto del palazzo, il risultato merita la menzione speciale per la categoria telecomunicazioni.
La più originale copia della Tour Eiffel resta però la Zoo Tower di Copenhagen realizzata completamente in legno proprio davanti all’ingresso dello zoo e probabilmente sede del laboratorio segreto dei Pinguini del Madagascar residenti nel parco.
Ci piace chiudere con questa replica di ben 58 metri che i cittadini messicani hanno eretto ad imperitura memoria del suo governatore Francisco Gomez Palacio Y Bravo nel centro di Durango. Proprio la stessa cittadina di confine tra Mexico e Texas teatro di mille avventure del Tex di Bonelli.