Pubblicato il Dicembre 11, 2012 | da Sergio
0Capodanno in Italia: tradizioni, usanze e riti
A voler dar seguito a tutte le tradizioni di Capodanno, ai riti propiziatori, ai gesti portafortuna, alle scaramanzie e volendo anche alle superstizioni … la sera dell’ultimo dell’anno e la mattina di quello nuovo possono essere davvero stressanti. Ce n’è per tutti i gusti, dalle lenticchie ai soldi in tasca, dalle mutandine rosse ai fuochi d’artificio, dall’uva alle strenne e poi ancora i cocci a mezzanotte, il bacio sotto il vischio, le finestre aperte e chiuse per far volar fuori casa gli spiriti maligni.
Quindi sia che stiate in famiglia, con amici o chiusi con l’amante in una camera di un hotel in Italia, Capodanno può diventare una gincana tra le cose da fare e non fare, correndo così il rischio di perdere il discorso dell’ultimo dell’anno del Presidente della Repubblica. Attenti a voi quindi, rispettate le tradizioni, ma non fatevi prendere la mano. Ma andiamo con ordine scopriamo ad uno ad uno i significati delle tradizioni e dei riti del Capodanno italiano
Lenticchie
Mangiare le lenticchie a mezzanotte dell’ultimo dell’anno porta fortuna. E’ una usanza che ha origini diverse a seconda di chi la racconta. Secondo alcuni si devono mangiare lenticchie perché i legumi, già resistenti di natura (se ben conservati) sono simbolo di lunga vita: essendo molto nutrienti salvaguardano i corpi anche in tempi più sfortunati. Per altri le lenticchie ricordano le antiche monete d’oro: infatti è usanza regalare un portamonete pieno di lenticchie con l’auspicio che queste si trasformino in monete di metallo prezioso.
Botti e fuochi d’artificio
Pare che gli spiriti maligni abbiano una certa riluttanza per i rumori forti. E’ per questo che a Capodanno è tradizione sparare fuochi d’artificio, ma soprattutto petardi che con i loro botti spaventano diavoli e diavoletti. Anche il tappo dello spumante sparato per festeggiare la mezzanotte è ottimo per allontanare i malocchi vari.
Lancio dei cocci
E’ una tradizione nazionale, ma i napoletani la prendono più sul serio. In sostanza usanza vuole che a mezzanotte dell’ultimo dell’anno vengano gettati a terra (o in strada dalle finestre), piatti, bicchieri, oggetti in ceramica. Con questo gesto simbolico si cacciano via i mali sia fisici che morali che sono stati accumulati nel corso dell’anno che sta finendo.
Strenne
Già gli antichi romani avevano il rito delle Strenne, che chiamavano streniarum commercium. E’ un rito propiziatorio ‘passivo’ nel senso che l’auspicio di un anno di abbondanza sarà proporzionale al numero di regali, le Strenne, che si ricevono da amici e parenti. In alcune regioni italiane è abitudine che gruppi di giovani prima della mezzanotte vaghino per le strade di città e paesi cantando rime per ricevere regali, così da aumentare le possibilità di fortuna, abbondanza e felicità nel nuovo anno.
Bacio sotto il vischio
Il vischio è da sempre la pianta degli Dei. Per i Druidi, il vischio era la manifestazione in terra delle divinità perché con i suoi poteri poteva essere sia curativo che un veleno mortale. Anche gli anglosassoni associavano la pianta alla dea Freya, sposa di Odino, protettrice degli innamorati. Il bacio sotto il vischio allo scoccare della mezzanotte è quindi una tradizione antica fautrice d’amore e di fertilità.
Biancheria rossa
Non è chiaro da dove arrivi questa tradizione, ma visti i piacevoli risvolti non importa a nessuno. Ma giusto per fare un po’ di storia possiamo dire che già gli antichi Romani usavano abbigliamenti (anche intimi) rossi a Capodanno, ma per loro era un modo per allontanare la paura dal sangue e dalla guerra. Nella Cina degli imperatori a Capodanno lunghi striscioni di carta rossa venivano appesi alle pareti delle case, per augurare matrimoni e fertilità. Noi moderni abbiamo ripreso questa usanza ma per renderla davvero ‘utile’ è necessario ricordare due cose: la prima è che non vale comprarsi la biancheria rossa, bisogna averla in regalo. La seconda è che il primo dell’anno, indipendentemente dalla ‘maison’ che indossate, la biancheria va gettata via. Altrimenti è tutto, quasi, inutile.
Mangiare uva
Un po’ come il concetto di Movida, anche mangiare l’uva è una tradizione, che seppur molto antica, ha ripreso vigore negli ultimi anni grazie al Capodanno spagnolo. Ormai in tutte le piazze d’Italia dove si festeggia il Capodanno a mezzanotte, gli amanti si offrono 12 chicchi d’uva a vicenda proprio come ci hanno insegnato gli spagnoli che festeggiano Capodanno alla Puerta del Sol a Madrid. Mangiare l’uva a Capodanno, averla sulla tavola del Cenone, conservarne un po’ per l’anno nuovo è simbolo di abbondanza: un po’ come le lenticchie gli acini d’uva simboleggiano monete d’oro. Anche l’uva passa va bene, così come i semi del melograno.
Finestre e porte aperte
Una tradizione tipica delle zone della Russia, ma che ritroviamo anche nella nostra cultura popolare è quella di aprire due finestre e la porta di casa allo scoccare della mezzanotte. Aprire le finestre crea una corrente d’aria che spazza via gli spiriti maligni, mentre la porta aperta serve a far entrare gli spiriti buoni.
Riti e tradizioni del 1 Gennaio
Le tradizioni di Capodanno non si esauriscono con la mezzanotte. Il Primo gennaio 2013 dovrete stare attenti alla prima persona che incontrerete per strada. Se è un vecchio o meglio addirittura un gobbo (ci si perdoni l’espressione poco politically correct) state certi che l’anno nuovo sarà ricco di belle cose. Se invece incrociate un bambino o un prete è meglio se state attenti a dove mettete i piedi nei successivi 365 giorni: sventura! sventura! Se incrociate una donna … dipende dalla tradizione del vostro paese. A noi piace pensare che sia uno delle cose migliori che possa capitare, quindi simbolo di grande fortuna (la moglie o la concubina non valgono).
Ricordate, il primo di gennaio, di uscire di casa con qualche soldo spicciolo in tasca, non solo nel portafoglio: se li usate per far contenti un homeless o un disgraziato la vita vi sorriderà, almeno per 365 giorni.
Infine, non risolta, rimane la questione se sia di buon auspicio lavorare o meno il primo dell’anno. In alcune regioni porta buono, in altre molto meno.
Se poi avete amici in Friuli Venezia Giulia dovrete stare attenti alle cose che fate, al tempo atmosferico e ad un sacco di altri segni per i primi 12 giorni dell’anno. Saranno loro a determinare, nel bene e nel male, l’andamento dei 12 mesi dell’Anno nuovo.
Come dicevamo all’inizio: le tradizioni di Capodanno, comprese quelle del Nuovo Anno, sono una fatica. Ma se si sta attenti a tutto allora ci sono buone probabilità di avere un ottimo 2013, ricco di fortuna, prosperità, amicizie, amori, gioie e pochi dolori.
Foto di Patrick_Down