Pubblicato il Giugno 2, 2011 | da Sergio
0Il 57% dei vacanzieri europei pianifica le ferie con Internet
I primi segnali post-crisi arrivano dal settore del turismo: secondo il Barometro Ipsos–Europ Assistance che analizza le propensioni dei cittadini europei in tema di vacanze, il 66% dichiara di voler partire questa estate (+2 punti rispetto al 2010). Otto cittadini europei su dieci rimarranno in Europa e il 47% del campione intervistato trascorrerà le vacanza nel proprio Paese. Per l’Italia la percentuale dei vacanzieri è del 78%, con un incremento di 7 punti rispetto al 2010.
Aumenta la spesa media per nucleo familiare: 2.145 euro, +62 euro rispetto all’anno scorso. Per i nuclei italiani il budget è di 2.244 euro.
Per quanto riguarda i periodi di soggiorno le due settimane restano le più gettonate dal 39% del campione europeo. Il 40% degli italiani partirà per una sola settimana, diminuiscono i periodi di 15 giorni, mentre rimangono intorno ad una percentuale del 10% i nuclei che faranno da 3 a 4 settimane.
La priorità per i vacanzieri sono il relax e la tranquillità. Questo vale per il 61% dei vacanzieri europei: verso vacanze di ‘scoperta’ è diretto il 38%, ed è il mare la meta prediletta dal 65% del totale.
Internet diventa sempre più lo strumento per organizzare il proprio viaggio. Il 57% degli intervistati dichiara che prenota prevalentemente con questo canale (era il 28% nel 2005). Sono gli Inglesi i più tecnologizzati con un 71% di prenotazioni via web. Anche l’Italia inizia a difendersi in questo senso: dal 2008 a oggi la percentuale di internauti per la prenotazione di hotel, voli, traghetti e vacanze in generale è cresciuta di 12 punti percentuali.
Un ultimo particolare: per la prima volta l’indagine Ipsos-Europ Assistance ha misurato l’utilizzo degli smart phone in vacanza. Quanti ‘staccano’ dalla tecnologia per godersi appieno del relax? Pochi. Un europeo su quattro ha uno smart phone, ma solo il 57% dei possessori lo utilizzerà meno. Italiani come sempre in controtendenza: gli smart phone dipendenti che dichiarano che lo utilizzeranno di più durante la vacanza sono il 20%, contro il 12% a livello europeo.
Foto di Giorgio Montersino