Pubblicato il Marzo 31, 2011 | da Sergio
0Il museo dei videogiochi è a Berlino
Ha riaperto i battenti a Berlino un luogo imperdibile per gli appassionati del videogioco: il Computer Game Museum, in Karl-Marx-Allee 93. Chiuso nel 2000 per problemi finanziari, il museo ha riaperto con una mostra permanente dal titolo: Computer Games: Evolution of a Medium.
“I videogame sono una forma d’arte, come la pittura e la scultura”. Con queste parole Ralph H. Baer, pioniere dell’intrattenimento video-ludico, ha ri-tagliato il nastro di inauguarazione del Computer Game Museum, che racconta con ‘reperti’ e installazioni la storia del videogioco dal 1971 fino ai giorni nostri.
Presentando videogiochi di tutti i tipi, da quelli per i primi Pc a quelli da bar, dalle consolle ai migliori dispositivi per il clicca&spara, il museo copre un periodo di storia che sembra lunghissimo, visti i profondi cambiamenti che il videogioco digitale ha subito in soli 30 anni.
La mostra permanente allestita all’interno del museo, Computer Games: Evolution of a Medium, raccoglie videogiochi e accessori d’epoca, mentre nella Wall of Game Milestones, si ritorna nel passato con i mitici Snake e Pong e si guarda al futuro con Street Fighter II e Sonic the Hedgehog. Nelle sale chiamate RaveSnake è possibile giocare via bluetooth con i giochi presenti sul proprio cellulare, in sfide fino a sette giocatori contemporaneamente.
Molto interessante è la sezione del museo dedicata al rapporto tra videogame e società. In sostanza si sollecitano i visitarori a riflessioni sulle implicazioni che il gioco digitale ha avuto ed ha sulla vita, soprattutto di quella dei giovani, ma non solo: sull’isolamento o le interazioni, sulla dipendenza e sul tema, da sempre controverso, della violenza dei giochi spara-tutto e di lotta corpo a corpo.
In effetti, chi ha provato la primissima versione di Armageddon qualche dubbio di un eccessivo realismo lo ha avuto. Vi ricordate lo scopo del gioco in quella primissima e immediatamente ritirata prima versione?
Foto di hsingy