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Pubblicato il Marzo 24, 2011 | da Sergio

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1° Maggio a Roma: i lavoratori santificano Karol Wojtyla

Hotel, ostelli, pensioni, luoghi sacri, monumenti, musei, si stanno preparando ad un Primo Maggio che sarà ricordato nella storia della città di Roma. La capitale d’Italia, che festeggia quest’anno i 150 dell’Unità, vede in quel giorno un doppio appuntamento: la Festa del Lavoro e gli appuntamenti per la Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II.

Roma sarà invasa da milioni di lavoratori, turisti e fedeli in una giornata davvero memorabile in cui anche il Comune ha investito diversi milioni di euro per rendere il più semplice e pratico possibile l’afflusso e l’accoglienza. L’appuntamento classico con il Concertone del Primo Maggio di piazza San Giovanni è garantito, così come sono previsti diversi appuntamenti di carattere religioso.

A partire dal giorno prima: il 30 aprile al Circo Massimo si terrà una veglia di preghiera dalle 20 alle 22,30. Il 1° maggio in Piazza San Pietro il Papa presiederà la S. Messa di Beatificazione alle ore 10 e per tutto il giorno i fedeli potranno venerare le spoglie del Beato Giovanni Paolo II. Il 2 maggio sempre in Piazza San Pietro il Segretario di Stato Tarcisio Bertone presiederà alle 10,30 la Messa di ringraziamento per la Beatificazione.

Tutte le manifestazioni religiose e politiche sono assolutamente gratuite. Bisogna diffidare e denunciare chiunque tenti di vendere biglietti di ingresso agli eventi. Per l’occasione i Musei Vaticani saranno aperti anche di sera nei giorni 26-27-28-29 aprile e 2 maggio, dalle 19 alle 24. E’ utile ricordare che per giornate così importanti per il mondo laico e religioso la prenotazione anticipata nelle strutture di accoglienza è assolutamente consigliata.

Foto di archer10 (Dennis)

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A proposito dell'autore di questo post

Giornalista professionista, appassionato di animali e viaggi, cibo e informatica. Sognatore di professione, cerco di rendere migliore questo mondo raccontando e raccogliendo le piccole esperienze quotidiane che messe insieme fanno una vita. I miei figli dicono che è più facile saltarmi che girarmi intorno. Ma quella è solo apparenza. La sostanza è una costante attenzione per le cose belle e buone che questo mondo ci mette tutti i giorni nel piatto.



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