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Pubblicato il Marzo 8, 2013 | da Sergio

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Una Wedding Photographer alla scoperta degli States

Erica Brenci è una fotografa di cerimonia e più precisamente una wedding photographer. E’ un’amica di Traveleurope e sta partendo per un tour negli Stati Uniti. La sua prima tappa è Wppi – Wedding & Portrait Photography Conference & Expo, che si tiene dal 7 al 14 marzo a Las Vegas. “E’ il più importante evento per la fotografia di cerimonia, ci racconta Erica, l’appuntamento imperdibile per un professionista del mio settore”.

Il tour di Erica prevede tappe a San Diego, Los Angeles e New York per shooting fotografici e per incontrare prestigiosi personaggi del mondo del wedding planner e della fotografia di matrimonio e di cerimonie. Erica fino a qualche anno fa faceva l’impiegata. La fotografia era un piacevole hobby di viaggio e vacanza, ma poi, come accade ai più fortunati, è arrivata l’illuminazione sulla via di Damasco.

Un giorno ha visto le foto del matrimonio di un amico ed è rimasta estasiata per la dolcezza e delicatezza delle immagini. La fotografa era Lelia Scarfiotti, che si è appena intravista e conosciuta durante l’evento. Si è resa conto che oltre al preconcetto che accompagna l’idea della fotografia di matrimonio c’era un mondo ed uno stile tutto da scoprire; non tradizionale, non pacchiano e sdolcinato ma originale e delicato.

Lasciare un impiego sicuro per seguire una passione, un’illuminazione, è certamente un gesto coraggioso. Quali sono state le prime scoperte che hai fatto nel grande mondo dei fotografi di cerimonia?

Occorre fare un po’ di premesse. Il mercato della fotografia di cerimonia è molto particolare. Da una parte è considerato quasi di serie ‘B’: il mondo della fotografia non ci considera molto trendy. Dall’altra è uno dei settori che possono garantire un buon incoming a chi fa seriamente e con passione questo lavoro. Dopo aver deciso di fare ‘quella cosa lì’ ho capito che sarei diventata una Wedding Photographer e ho scoperto che anche se a volte siamo un po’ snobbati, la categoria è molto più ‘cool’ di quanto si pensi. In giro per il mondo ci sono molti tipetti che fanno tendenza, perché hanno delicatezza di sguardo e di comunicazione, hanno un trasporto che si respira nei colori, negli sguardi e nelle emozioni che colgono con i loro scatti.

Perché un fotografo si specializza nel particolare settore delle cerimonie e del wedding? Quali spunti creativi offrono quei particolari momenti?

Nel matrimonio puoi trovare di tutto, la cura dei dettagli, le emozioni, il trasporto, l’allegria, la tristezza, la commozione, l’entusiasmo, la bagarre. Un matrimonio è un momento particolare dove trovi ciascuno di quei sentimenti, nelle espressioni degli sposi, dei parenti e degli invitati che sono persone di tutte le età, anziani, bambini, giovani. In un matrimonio ci sono il passato, il presente, il futuro. Per l’evento tutto viene curato nel minimo dettaglio, non hai neanche bisogno di curare la scena.

Puoi sperimentare diversi settori, c’è di tutto: reportage, moda, beauty, i particolari puoi sperimentare la composizione con i ritratti,  le Location da favola, o i panorami mozzafiato. Dove ti giri c’è da fotografare! Con metodi e strumenti che poi creano il tuo stile. Anche il classico ‘posato’ può essere completamente rivoluzionato e può quasi far divertire; può essere scanzonato, oppure il concetto di dolcezza può essere addirittura reinventato, senza dover essere per forza forzato e pacchiano, ma delicato e spontaneo. D’altronde il sentimento è il fulcro della giornata, non si dovrebbe far fatica, a almeno io non ne faccio!

Premere il pulsante e scattare una foto è un gesto molto semplice. Cosa fa la differenza tra un dilettante, di cui abbiamo ovviamente massimo rispetto, e un professionista della fotografia di cerimonia?

La differenza tra un amatore ed un professionista la fa appunto la professione. Un professionista ne fa un lavoro, un amatore solo una passione. Un professionista è legato alle dinamiche della professione: costi, ricavi, investimenti, promozione, target di clientela, cura del cliente, profitto. Un amatore, o appassionato, è legato solo alla passione che ha della fotografia e quindi non deve seguire tutte le dinamiche ma semplicemente fa quello che più gli piace fare e che piace solo a lui. Se invece si vuole trovare la differenza tra una bella foto ed una foto mediocre credo che dipenda da diversi fattori: emozionalità, esperienza ed infine (e dico ‘infine’ ad alta voce, contro quello che dicono in tanti) tecnica.  L’emozionalità la dà il trasporto con cui ti fai coinvolgere dall’oggetto o momento fotografato; l’esperienza ti fa trovare preparato rispetto a quello che stai fotografando e ti permette di sviluppare punti di vista differenti e la tecnica ti permette di sperimentare con la luce, gli strumenti ed i punti di ripresa.

Poi arriva la cerimonia in chiesa o in Comune, l’uscita con la pioggia di riso, il pranzo e la festa. Tu in tutto questo dove sei? Come ti poni? Quali sensazioni provi?

I momenti importanti sono quelli per tutti e vanno ripresi tutti! E vanno ripresi con approccio reportagistico, ma allo stesso tempo non invasivo. L’invasione in una scena ne determina in qualche modo sempre la soggettività, però non posso neanche dire di essere un fantasma: sono sempre lì in tutti i momenti con una macchina non troppo piccola in mano, che fa lo stesso rumore per tutto il giorno! Invisibile non posso proprio esserlo. Però puoi essere discreto! Sono comunque sempre di fronte (quando si può senza stare dietro al prete o all’officiante), perché le azioni vanno riprese di fronte.

Allo scambio degli anelli sei li a riprendere le mani e gli sguardi d’intesa, al lancio del riso sei sotto il riso, in ginocchio, sperando di non essere travolta, all’arrivo al ricevimento sei già lì ad aspettare l’ingresso, e così via…tutto il resto sono momenti rubati. ‘Posato’ a parte naturalmente, che non è necessario duri le ore ma possono bastare anche solo 10-15 minuti. E poi sono a fotografare l’allestimento! Ebbene si! Perché in quei dettagli c’è tutto il lavoro degli sposi, che comunque è una parte importante dell’organizzazione dell’evento. Alcuni lo fanno con molta cura altri invece sono un po’ spartani, ma comunque è sempre una loro scelta ed è sempre un’importante parte visiva della loro giornata. Come anche i vestiti, l’acconciatura, le bomboniere, etc … e più originali e personali sono e più è divertente fotografarli! Anche le foto di gruppo non sono un’eresia se riesci a strappare una sana e simpatica risata, per togliere il gesso e l’imbarazzo del momento.

Perché voli negli Stati Uniti con tanto entusiasmo? Cosa speri di trovare?

Tutto quello che non trovo sul Web, che è peraltro una fonte incredibile di informazioni, spunti, confronti e possibilità di aggiornamento professionale. Ma è proprio il Web che mi dice che al di là dell’oceano c’è da imparare tantissimo, ci sono personaggi incredibili che hanno un grandissimo pregio: condividono tutto, da come fare foto più belle, a come pubblicizzare il proprio lavoro, che errori evitare nella nostra professione, quali le tendenze, gli stili e i modelli più attuali. Al di là dell’oceano la condivisione è il seme della tua professione, la collaborazione un tessuto importante e il confronto la base per il miglioramento.

Il Wppi è l’evento internazionale in assoluto, sperando che ben presto si riesca ad organizzare anche in Europa. Ma per ora non posso che volare a Las Vegas dove incontrerò fotografi, fornitori, designer, make up artist, wedding planner, bloggers, dj floral designer. Sarà per me un enorme Luna Park.

Erica Brenci, il cui lavoro di fotografa professionista di cerimonie si può ammirare sul suo sito Lesamisphoto, decolla per gli Usa con una promessa. Di tenerci aggiornati sulle scoperte e le esperienze che farà durante il suo viaggio, sui personaggi che incontrerà e sulle opportunità che riuscirà a scovare.

Nei prossimi giorni quindi attendiamo i tuoi post Erica, che saremo ben lieti di ospitare sul nostro Blog Traveleurope. Have a good trip!

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A proposito dell'autore di questo post

Giornalista professionista, appassionato di animali e viaggi, cibo e informatica. Sognatore di professione, cerco di rendere migliore questo mondo raccontando e raccogliendo le piccole esperienze quotidiane che messe insieme fanno una vita. I miei figli dicono che è più facile saltarmi che girarmi intorno. Ma quella è solo apparenza. La sostanza è una costante attenzione per le cose belle e buone che questo mondo ci mette tutti i giorni nel piatto.



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