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Pubblicato il Febbraio 26, 2014 | da Giovy

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Viaggiare con i mezzi pubblici

Sono giorni che la mia mente non si dà tregua e comincia a farmi sognare nuovi viaggi da affrontare con la bella stagione. Praticamente vago col pensiero in tutto il mondo da almeno 4 giorni a questa parte e ogni viaggio che sto immaginando, a prescindere da dove si svolga, ha una sola costante: l’uso dei mezzi pubblici.

Io e il mio compagno abbiamo scelto di non noleggiare nessuna auto per i nostri viaggi in giro per il mondo e, per il momento, ci riusciamo alla grande. Un viaggio in treno o in autobus è un qualcosa che ogni italiano fatica a concepire perché, nella nostra cara Italia, i mezzi pubblici sono qualcosa che fa supplicare preghiere di ogni genere ancora prima di salirci. Quando andavo al liceo sono stata pendolare e mi sono resa conto di quanto razionata fosse l’offerta nella mia provincia.

Girando il mondo, invece, mi sono accorta che non solo è possibile girare con i mezzi pubblici… ma che è anche una grande esperienza di viaggio, incontri, vita. Non me ne vogliano i noleggi auto, ma ci sono certe zone del mondo in cui affittare le quattro ruote non è proprio una grande cosa. Parlo di quei luoghi dove la natura impera e dove sono i fiori, gli animali e i boschi a farla da padrona.

Viaggiare con un mezzo pubblico non è solo una scelta dettata dal risparmio o dal fatto di non voler guidare: è una sorta di dichiarazione di rispetto per la natura e per il luogo che andiamo a visitare.

L’unica cosa che dobbiamo fare è dare una possibilità alla mobilità pubblica della zona dove andremo a compiere il nostro viaggio. Il resto verrà da sé. In Europa, per esempio, non c’è nulla di più facile che organizzarsi un viaggio seguendo le reti pubbliche. Nazioni come Inghilterra, Galles, Irlanda, Isola di Man oppure Norvegia, Finlandia, Svezia sono al top del trasporto pubblico. Per molti stati esistono biglietti cumulativi che permettono di girare per 5 o 7 giorni consecutivi spendendo davvero poco. In Germania ci sono dei biglietti regionali ferroviari che garantiscono un risparmio di anche 100€ su un normale treno alta velocità o intercity.

Girare con i mezzi pubblici ci permette di ingegnarci in un’attività simile a quella della costruzione di un puzzle. Per me è stimolante e divertente e adoro quella fase di programmazione di un viaggio nella quale mi impegno a incastrare ogni pezzo per costruire un itinerario magnifico.

Cosa dobbiamo tener presente nell’organizzare un viaggio con i mezzi pubblici?

– Le parole last minute non sono proprio nostre amiche: occorre organizzazione e conoscenza.

– Certi treni o autobus, se prenotati con 6 settimane d’anticipo, sono il massimo della convenienza. In Uk ci sono linee di autobus a lunga percorrenza che offrono viaggi ad 1£.

– Scegliete una base che sia comoda per esplorare il territorio circostante, a meno che non amiate spostarvi e rifare lo zaino ogni giorno. Per praticità, io mi fermo 3 o 4 giorni in un luogo e uso lo stesso come punto di partenza per conquistare tutto ciò che mi circonda.

– Sfruttate, se potete, gli orari fuori dal “momento pendolari”: i mezzi risulteranno più agibili per voi che avete borse e zaini.

-A tal pro, viaggiate leggeri… immaginatevi come una chiocciola che si porta dietro la propria casa: siate pratici!

– Cercate su internet il sito dei trasporti della zona che intendete visitare. Fuori dall’Italia sono ben organizzati con siti usabili, funzionanti e con la possibilità di App da utilizzare sugli smartphone. Certi siti saranno il libro sacro del vostro viaggio!

– Ultimo consiglio, ma forse il più importante: datevi la possibilità di fare un viaggio diverso dal solito.

Se non avete mai considerato treno e autobus… perché non farlo ora? Questo vale sia che siate viaggiatori singoli sia che siate una famiglia. All’estero i biglietti per famiglie sono all’ordine del giorno e, a conti fatti, convengono moltissimo.

Concludo dicendo che ho visto cose, sui mezzi pubblici all’estero, che voi umani non osate nemmeno immaginare: gentilezza, pulizia, cordialità, puntualità… tutto funziona alla grande. Viaggiare in treno o in bus non è una cosa da sbarbatelli: è una cosa da viaggiatori.


A proposito dell'autore di questo post

Travel blogger e scrittrice freelance: classe 1978, sbrindola, poliglotta e viaggiatrice per indole. Nasco e cresco in Veneto, divento grande in Svizzera per poi coltivare le gioie del cuore in Emilia. Mi piace viaggiare con i mezzi pubblici, con gli occhi ben aperti e con il cuore curioso. Ho una passione sfrenata per le Isole Britanniche e per i piccoli luoghi che non aspettano altro che essere raccontati.



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