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Pubblicato il Giugno 19, 2013 | da Sergio

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Intervista a Federica, travel blogger di Viaggi Low Cost

La prima domanda non può che essere: chi è Federica, cosa fa nella vita oltre a viaggiare? Che formazione ha?

Ho studiato per diventare maestra d’asilo, all’Università Giornalismo e poi un Master in Comunicazione, diciamo che mi sono evoluta sempre un po’ di più verso quello che mi piaceva fare. I bambini mi piacciono ancora, ma non so se farò mai l’insegnante :D Oltre a viaggiare scrivo tanto, faccio consulenza per le strutture turistiche su social network e blog. Insomma, non mi annoio.

La seconda domanda è apparentemente banale, ma visto che ogni globetrotter ha una sua risposta, non possiamo esimerci dal fartela. Perché ti piace viaggiare?

Mi piace viaggiare…a dire il vero non so perché :D L’ho sempre fatto, appena ho un weekend libero parto, ormai è diventata una tale “malattia” che non so più perché viaggio, ma so che devo farlo!

A questo punto ti chiediamo di raccontarci brevemente l’avventura più interessante che ti è capitata in viaggio.

Anche se non ha niente di avventuroso, credo che quella volta che sono stata ai Caraibi per una settimana in resort lussuosissimi per me sia stata una gran bella avventura dato che generalmente viaggio low cost.

A noi piace pensare che per scegliere la prossima meta fai girare il mappamondo tipo roulette russa e poi punti il dito. E’ così? Se invece è una scelta più ponderata, con quali criteri decidi la tua prossima meta?

Spesso scelgo in base alle offerte. Cerco di non riandare mai nelle stesse città, anche se è difficile, certi luoghi te li porti nel cuore e se ci sono delle offertone è quasi impossibile non approfittarne. Tendo a scegliere però posti sempre nuovi che mi possano far viaggiare low cost.

Il tuo blog ha una prevalenza di post sull’Italia. Quali sono secondo te i maggiori problemi che incontra un viaggiatore nel nostro Paese?

Io credo la poca precisione. Mi spiego meglio. Tanti turisti sono abituati a fare le file e a rispettarle, a fare i biglietti, a seguire un iter preciso. Noi italiani siamo un po’ più approssimativi, e io per prima, lo ammetto. A volte mi accorgo che i turisti stranieri sgranano gli occhi di fronte a scene che a noi italiani sembrano normalissime.

L’Italia, diciamo sempre noi italiani, è il Paese più bello al mondo. Ma c’è un altro posto dove ti piacerebbe vivere? Perché? Sai già quali saranno le prossime mete di viaggio nel 2013?

Spero la Spagna e l’Andalusia in particolare, ma anche New York o in alternativa la Turchia :) Mi piacerebbe vivere in qualche paese freddo, ma lo dico?! Lo dico… a Valencia, lì ci scapperei subito :)

Questa domanda è per soddisfare una curiosità: perché il tuo Blog non ha un nome di fantasia come la maggior parte dei blog di viaggio?

Perché è nato nel 2008, quando la maggior parte dei blog di viaggio ancora non esistevano. Il mio blog mi rispecchia a pieno, io viaggio low cost e tutte le persone che hanno viaggiato con me possono testimoniarlo, non avrei potuto trovare altro nome.

Sul tuo blog ormai ci sono centinaia di post che raccontano esperienze, luoghi, modi di essere e di fare durante il viaggio. Come e quando ti sei inventata travel blogger? Durante quale viaggio ti è venuta voglia di raccontare la tua avventura?

In realtà ho aperto il blog quando ancora non viaggiavo tanto. In pochi sanno infatti che ho aperto il blog all’Università quando sognavo di viaggiare, ma non avevo ancora tanti mezzi. Il blog allora era una raccolta di posti che volevo visitare, ma che non avevo mai visto. Facevo un post su cosa vedere a Parigi e quanto costava l’ingresso al Louvre perché, pensavo, quando avrei avuto l’occasione di andare a Parigi, avrei avuto già tutte le mie informazioni.

Quanti sono i lettori affezionati, quelli che per nulla al mondo si perdono un tuo post? Quanti feed hai?

Sinceramente? Non lo so, non me ne preoccupo e a dire il vero….anche se è un ragionamento un po’ da egoista, io scrivo per me. Se devo visitare il Marocco scrivo del Marocco e mi concentro sui gusti, sapori, su cosa vedere per il mio viaggio. Se poi riesco ad essere utile anche ad altri viaggiatori, ben venga :)

In assoluto qual è stato il post di cui vai più orgogliosa?

Tanti, troppi. Considera che viaggi low cost ha oltre 2500 post :) Potrei dirti il primo, ma non è vero, dato che lo scrisse mio fratello, allora facciamo il secondo dai! :D

Riesci a vivere con il lavoro del travel blogger o rimane solo un bellissimo hobby?

Non è un hobby, mi sono licenziata da un lavoro fisso per seguire quella che per tanti è una passione. Ci pago l’affitto?! Sì, ma non solo. Mi piace, mi serve, ormai è una necessità di vita e una bellissima soddisfazione, non riuscirei a vedermi senza.

Su quali canali promuovi il blog? Come fai a seguire senza impazzire Facebook, Twitter, MySpace, Linkedin, ASmallWorld, Hi5, Orkut, Google+, ecc ecc ecc?

Soprattutto Facebook e Twitter. Facendolo per lavoro, non solo per me, ma anche per altri, non impazzisco, ma ho i miei trucchetti ;)

Quali sono secondo te i Travel Blogger più interessanti in lingua italiana?

Di nomi oggi ce ne sono tantissimi. Solo negli ultimi 2 anni sono nati oltre 200 travel blogger che si sono piano piano affermati. Più che dei nomi potrei dirti che la “categoria” si sta piano piano rafforzando. Spero sempre nel meglio per questo settore.

Infine, qual è il primo consiglio che daresti a chi volesse aprire un Blog di viaggi?

Scrivere un post al giorno per un anno intero. Se “regge” e non si crea aspettative per me è un travel blogger, altrimenti è una persona con una passione finita troppo presto. Blogger per me (e travel blogger certamente) è innanzitutto costanza, non credo ci siano altri segreti.

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A proposito dell'autore di questo post

Giornalista professionista, appassionato di animali e viaggi, cibo e informatica. Sognatore di professione, cerco di rendere migliore questo mondo raccontando e raccogliendo le piccole esperienze quotidiane che messe insieme fanno una vita. I miei figli dicono che è più facile saltarmi che girarmi intorno. Ma quella è solo apparenza. La sostanza è una costante attenzione per le cose belle e buone che questo mondo ci mette tutti i giorni nel piatto.



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