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Pubblicato il Giugno 16, 2015 | da Andrea Guerriero

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Belli da morire: paesi stupendi ma pericolosi da visitare

Basta sfogliare una rivista di viaggi per accorgersi di come il mondo sia pieno di luoghi fantastici, così lontani da noi non solo in termini di distanza fisica, ma anche per cultura, storia e tradizioni. Spesso capita però di rinunciare ad un viaggio in posti affascinanti, perché intimoriti da possibili rischi per la nostra sicurezza; in effetti molti paesi estremamente interessanti dal punto di vista turistico non risultano purtroppo particolarmente sicuri. Ma vediamo quali sono questi paesi, considerati poco sicuri ma allo stesso tempo così affascinanti!

Bhutan

Situato sull’Himalaya, tra l’India ed il Tibet, il piccolo Bhutan offre paesaggi mozzafiato e cittadine nelle quali il tempo sembra essersi fermato. Imperdibile una visita ai tradizionali ‘Dzong’, allo stesso tempo centri religiosi e militari, e il monastero di Taktsand, un tempio buddista che sorge su un picco montuoso nella valle di Paro. Questi paesaggi sono tanto unici quanto irraggiungibili. Visitare questi luoghi è difficile e non molto sicuro se si viaggia senza le informazioni necessarie. Il monastero di Taktsand è, infatti, raggiungibile solamente attraverso piccoli sentieri tra le montagne. Ma il motivo principale per cui il Bhutan è considerato un paese molto difficile da visitare è che è da sempre isolato dal resto del mondo. Non esistono sull’intero territorio nazionale ambasciate italiane ma solamente le rappresentanze della Danimarca ed Austria. In caso di emergenza, quindi, sarà quasi impossibile un intervento immediato da parte delle autorità. Inoltre le zone di confine con l’India sono sconsigliate ai visitatori, poiché sono luoghi in cui recentemente ci sono stati campi di addestramento d’insurrezionalisti indiani.

Bhutan

Guatemala

Il Guatemala è un altro di quei paesi al di fuori dei circuiti del turismo tradizionale. Ciononostante racchiude al proprio interno attrazioni turistiche così variegate come pochi altri paesi al mondo. Tra le mete da non perdere c’è senza dubbio Tikal, la più grande antica città Maya in rovina esistente situata nel Parco di TIkal, incluso dall’UNESCO tra i Patrimoni dell’Umanità. I paesaggi sono altrettanto stupefacenti, infatti si consiglia di visitare il lago Atitlán circondato da tre vulcani e città Maya. Molto famoso è anche il vulcano attivo Pacaya, che molti guatemaltechi temono. Purtroppo tutta questa bellezza diventa molto difficile da ammirare poiché i livelli di criminalità nel paese sono incredibilmente alti, specialmente nella capitale Ciudad del Guatemala. L’indice di violenza è altissimo e le armi molto diffuse. Per questo è sconsigliabile viaggiare da soli ed intraprendere un viaggio on the road. Sia la criminalità organizzata, sia delinquenti comuni potrebbero rendere il vostro viaggio “indimenticabile”. Per visitare il Guatemala in sicurezza è quindi necessario fare molta attenzione ed affidarsi a guide locali che conoscono e sanno gestire i vari rischi e pericoli.

Guatemala

Messico

Anche il Messico, come il Guatemala è conosciuto per le sue bellezze ma anche per i suoi pericoli. Il suo enorme territorio ospita ambienti molto diversi tra loro: altissime montagne, deserto e splendide spiagge nelle quali la candida sabbia bianca incontra l’immenso blu dell’Oceano. La penisola dello Yucatan è sicuramente la più gettonata, ma ci sono tanti paradisi meno conosciuti come il Chiapas, una zona caratterizzata da selve e cascate. Una delle cascate più importanti è quella dell’Agua Azul e un altro paesaggio impredibile è quello del Canyon Sumidero, che farà venire le vertigini solo a guardarlo. Se però le zone più turistiche sono ormai sicure per tutti i visitatori, la stessa cosa non si può dire delle zone meno frequentate. La situazione è simile a quella in Guatemala, ed è quindi necessario fare molta attenzione ed evitare zone come Ciudad de Juarez, conosciuta come uno dei posti più pericolosi al mondo.

Messico

Honduras

L’Honduras è uno dei paesi più poveri dell’America Latina, ma anche uno dei più spettacolari. Le sue coste, sul Mar dei Caraibi, sono veri angoli di paradiso, i suoi villaggi mantengono ancora tutta l’autenticità di un tempo e la gente che li abita è estremamente cordiale. La zona più visitata del paese è certamente quella delle ‘Rovine di Copan’, risalenti alla civiltà Maya. Ma le vere perle di questo paese sono i parchi nazionali come La Tigra e il Celaque. Il parco nazionale La Tigra è un’immensa foresta dalla vegetazione tropicale ed il Celaque è famoso per la sua ricchissima biodiversità. Infatti, proprio in questo parco vivono puma, giaguari e leopardi. Per l’Honduras vale lo stesso discorso fatto per il Messico: nessun problema finché si resta all’interno degli itinerari turistici, mentre è opportuno prendere maggiori precauzioni (e magari affidarsi ad una guida locale) se si intende recarsi nelle zone più isolate. Infatti, è molto frequente il sequestro di persona e soprattutto nelle città di Tegucigalpa e San Pedro Sula si registrano altissimi tassi di violenza.

Honduras

Tunisia

I paesi più rischiosi da visitare, però, non sono sempre così lontani dal nostro continente. Anche sulle coste del Mediterraneo, infatti, esistono posti incantevoli ma ostili. Un esempio è la Tunisia. Le sue belle spiagge, i resti delle antiche città romane e le escursioni nel deserto sono molto apprezzate da tanti nostri connazionali che si recano ogni estate nel paese nordafricano. Le zone molto turistiche sono abbastanza sicure poiché sorvegliate dalla polizia, ma purtroppo la Tunisia è stata recentemente scossa da disordini sociali i cui strascichi sono evidenti tuttora. I deserti meridionali confinanti con Algeria e Libia sono completamente off-limit e in generale per gli spostamenti da un posto all’altro, in particolare negli orari notturni si consiglia di contattare agenzie di grande professionalità che conoscano le zone e sappiano contrastare ogni tipo di imprevisto. Inoltre, come purtroppo confermato dagli attentati dello scorso Marzo il paese è bersaglio del terrorismo internazionale.

Tunisia

 


 

 

I motivi per i quali alcuni paesi o alcune aree del mondo vengono considerate ‘poco sicure’ sono molteplici: si va infatti dalla criminalità, evidente soprattutto nelle città di grandi dimensioni, al rischio di guerre civili (pensiamo all’instabilità che si è venuta a creare nei paesi nordafricani qualche anno fa), alle calamità naturali come i cicloni, al rischio di attentati terroristici, e così via. Sarebbe tuttavia un peccato rinunciare del tutto a conoscere luoghi stupendi solo perché poco sicuri: ad eccezione di alcuni ‘zone limite’, infatti, basta qualche precauzione per organizzare un viaggio in tutta sicurezza!

Nelle grandi città, ad esempio, è buona norma evitare di girare da soli in zone periferiche ed aggirarsi di notte al di fuori degli itinerari turistici così come è sconsigliato esibire gioielli ed altri oggetti di valore. Nel caso si intenda visitare un paese a rischio, sarebbe bene viaggiare in gruppo, e prima di partire è opportuno verificare dove si trovino l’ambasciata ed il consolato italiani più vicini alla nostra destinazione. Si può inoltre pensare di stipulare un’assicurazione di viaggio. Ne esistono alcune molto economiche reperibili sui vari siti specializzati, da www.polizze-viaggio.it a facebook.com/facile.itoppure cercando su google “assicurazioni viaggio” e cercando tra gli oltre 800.000 risultati. In ogni caso, prima di lasciare l’Italia, è bene visitare il sito viaggaresicuri.it gestito dal Ministero degli Esteri e contenente una scheda relativa agli eventuali rischi per la sicurezza di ogni paese.


A proposito dell'autore di questo post

Ciao, sono Andrea, blogger di viaggio, programmatore web, apprendista seo e fotografo amatoriale di Milano. Amo leggere, amo la musica, amo viaggiare, soprattutto quando sono in missione e il conto lo paga l'azienda! Amo la fotografia, soprattutto come strumento per raccontare esperienze, luoghi, eventi e persone. La mia macchina fotografica (una Nikon D300) è sempre con me, e questo mi aiuta a condividere la mia vita con il resto del mondo. Entrare in contatto con nuove persone, stili di vita e tradizioni straniere, e scriverne una volta tornato a casa è tutto quello che posso chiedere.



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