Spagna

Pubblicato il Gennaio 7, 2011 | da Sergio

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Almería: la piccola Hollywood d’Europa

Almería è un comune spagnolo di poco meno di 200 mila abitanti nella regione dell’Andalusia in Spagna, affacciata sul Mar Mediterraneo. Oltre ad essere un importante porto commerciale, Almería è una città storica, con diversi luoghi di interesse turistico, come la chiesa di Santiago del 1533, il Paseo de Coches il lungomare panoramico, il museo archeologico, la Cattedrale costruita sulle macerie di una moschea distrutta da un terremoto, l’Alcazaba l’antica fortezza, le Chanca abitazioni scavate nella roccia e naturalmente tutta la costa del golfo, con importanti centri turistici e balneari come Mojacar, Almerimar e Roquetas de Mar.

Ma l’attrazione principale della città sono i luoghi cinematografici sparsi sul territorio, sulle spiagge e nel deserto che circondano la città.

Nella zona di Almería, chiamata la piccola Hollywood, sono stati girati innumerevoli film western, proprio perché l’ambiente ricorda molto l’atmosfera dell’Arizona e del Texas: Sergio Leone e Clint Eastwood qui hanno girato i loro primi spaghetti-western, ma Almería è stata anche il set di film come Lawrence d’Arabia, Cleopatra, Il buono, il brutto e il cattivo, Per qualche dollaro in più, Indiana Jones, Fort Bravo, Il vento e il leone, Le avventure del barone di Munchausen, The Rat Patrol, ecc.

Nel parco tematico Oasys, conosciuto appunto come la Mini-Hollywood, sono conservati importanti set cinematografici nei quali attori professionisti mettono in scena, per turisti di tutte le età, scene di western con duelli, sparatorie, assalti alla banca e grandi cavalcate.

L’offerta alberghiera di Almeria è molto ampia. Gli hotel in città sono frequentati molto durante tutto l’anno proprio perché la località si offre ad un turismo sia estivo che culturale.

Foto di gvillena

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A proposito dell'autore di questo post

Giornalista professionista, appassionato di animali e viaggi, cibo e informatica. Sognatore di professione, cerco di rendere migliore questo mondo raccontando e raccogliendo le piccole esperienze quotidiane che messe insieme fanno una vita. I miei figli dicono che è più facile saltarmi che girarmi intorno. Ma quella è solo apparenza. La sostanza è una costante attenzione per le cose belle e buone che questo mondo ci mette tutti i giorni nel piatto.



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